A partire da lunedì 16 giugno 2025, prende ufficialmente il via il Bonus Iscro per le partite Iva, un sostegno economico strutturale destinato a chi ha subito un calo significativo del proprio reddito. Con una somma che può arrivare fino a 800 euro al mese per sei mesi, l’indennità rappresenta un’ancora di salvezza per molti lavoratori autonomi in difficoltà. Ma attenzione: non tutti possono accedervi, e bisogna rispettare precisi requisiti.
L’Inps ha pubblicato una circolare con tutte le istruzioni per inoltrare correttamente la domanda. Il Bonus Iscro, acronimo di Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa, è rivolto ai titolari di partita Iva iscritti alla gestione separata Inps, con un’attività attiva da almeno tre anni. Il sussidio è pensato per sostenere chi, nel corso del 2024, ha guadagnato meno di 12.000 euro e ha subito una riduzione significativa rispetto alla media dei redditi dei due anni precedenti (2022-2023).
Per fare un esempio pratico: se nel biennio precedente la media del reddito era di 10.000 euro, bisogna dimostrare di aver guadagnato nel 2024 meno di 7.000 euro per rientrare nella soglia del 70%. Ma non è tutto: i richiedenti devono anche essere in regola con i contributi previdenziali e impegnarsi a frequentare percorsi formativi obbligatori. Non possono accedere al beneficio coloro che lo hanno già percepito nel 2024, mentre è ammessa la nuova domanda per chi, pur avendo fatto richiesta, non era stato selezionato.
L’importo varia a seconda del reddito dichiarato, ed è pari a un quarto della somma percepita nel 2024, con un tetto massimo fissato a 800 euro al mese (e un minimo garantito di 250 euro). L’indennità viene corrisposta per sei mesi consecutivi, ma attenzione: i requisiti devono essere mantenuti per tutta la durata dell’erogazione, pena la decadenza dal beneficio.
Per fare domanda, basta collegarsi al sito dell’Inps con le credenziali Spid o la Carta d’Identità Elettronica (Cie). In alternativa, è possibile contattare il numero verde 803 164 (da rete fissa) o lo 06 164164 (da cellulare). La richiesta potrà essere presentata fino al 31 ottobre 2025. Sarà necessario certificare i redditi del triennio 2022-2024, a meno che questi non siano già noti all’istituto. In tal caso, basterà confermarli. Si tratta di un’occasione preziosa per tanti professionisti autonomi in cerca di stabilità economica dopo un periodo difficile. Ma è fondamentale agire con tempestività e assicurarsi di soddisfare ogni condizione indicata.