Bonus "donne in campo", l’incentivo per le imprenditrici agricole

Novità tra i bonus che verranno rilasciati dopo il lockdown per favorire imprese ed economia: arriva il bonus "donne in campo", riservato alle donne imprenditrici nel settore agricolo. Come richiederlo e chi può usufruirne.

Bonus "donne in campo", l’incentivo per le imprenditrici agricole

Riservato alle donne che possiedono già un’impresa agricola e faticano a tirare avanti dopo questo buio periodo del lockdown, ma anche a quelle donne che per la prima volta vogliono cimentarsi in un’attività e vogliono investire sulla terra, arriva il bonus: “donne in campo“. Il bonus parte con un fondo di 15 milioni di euro per l’anno 2020, che saranno destinati esclusivamente alle donne.

Permetterà loro di richiedere mutui a tasso zero per un valore massimo di 300mila euro e potrà essere utile per migliorare la propria attività (espandendola o aggiornandola tecnologicamente) o per iniziarne una da zero investendo sul lavoro. Il decreto è passato in vigore con la legge di Bilancio 2020, insieme a tutti gli altri bonus ed incentivi volti a ripristinare l’economia in Italia idopo il lungo periodo del lockdown.

In cosa consiste il bonus, chi può richiederlo e dove

Il bonus consiste nella richiesta da parte del l’imprenditrice agricola allo Stato di un mutuo a tasso zero per un valore massimo di 300 mila euro da restituite non prima di 5 anni e non oltre i 15. Il bonus può essere richiesto da: donne con qualifica di imprenditore agricolo o coltivatore diretto, oppure imprese con quota superiore al 50% di soci donne. L’erogazione del bonus sarà gestito dell’Ismea, Istituto di Servizi per il Mercato delle Politiche Arvicole.

Grazie al mutuo così richiesto sarà anche possibile l’acquisto di nuove terre, ma con solo una percentuale del 10% sul totale dell’investimento, ciò vuol dire che un’impresa già avviata può espandersi (ma limitatamente), mentre chi vuole cominciare un’attività da zero deve comunque essere già in possesso dei terreni e di una licenza per poterlo fare.

Oggi in Italia si stimano oltre 200.000 attività agricole al femminile e questo incentivo molto innovativo sarà utile a tantissime di loro; si spera possa essere utile anche nel favorire l’avvio di nuove imprese di questo genere ed aumentare così il numero di donne a capo di questo settore.

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