Bonus da 150 euro, la notizia è ufficiale: chi ne ha diritto

Il Governo ha appena approvato il decreto Aiuti-ter, un pacchetto di misure a sostegno di molte famiglie italiane. Si tratta di un bonus di 150 euro: ecco a chi spetta.

Bonus da 150 euro, la notizia è ufficiale: chi ne ha diritto

Ottime notizie in arrivo per gli italiani, il Consiglio dei ministri ha appena approvato all’unanimità il dl Aiuti-ter, finanziato da circa 14 miliardi di euro. Si tratta di un bonus una tantum di 150 euro che verrà incontro alle tante famiglie italiane in difficoltà a causa della crisi economica e dell’infazione ormai galoppante. 

Il costo dell’energia ha raggiunto cifre da capogiro, così come l’aumento dei prezzi dei beni di prima necessità. Purtroppo, la particolare situazione di instabilità generata dalla crisi Ucraina e dalle tensioni con la Russia si sta ripercuotendo anche nel resto d’Europa. Scopriamo a chi sarà garantito questo nuovo bonus e cosa fare per ottenerlo.

Come ottenerlo

Tra i vari provvedimenti approvati dal dl Aiuti-ter, questo nuovo pacchetto di misure urgenti, spunta un bonus una tantum di 150 euro a chi percepisce redditi inferiori a 20 mila euro lordi annui. Ad essere coinvolti da questa nuova misura sono circa 22 milioni di persone, compresi i pensionati.

Per finanziare questa spesa il Governo ha accantonato 14 miliardi di euro, una misura necessaria per offrire una boccata d’aria fresca a milioni di italiani spremuti economicamente fino all’osso da una crisi economica sempre più gravosa. Stando alla bozza del decreto, il bonus interesserà in primis la seguente categoria: ai lavoratori dipendenti con una retribuzione imponibile per il mese di novembre “non eccedente l’importo di 1538 euro”.A chiunque rientri in questo requisito essenziale, sarà riconosciuto il bonus di 150 euro nella retribuzione erogata sempre per il mese di novembre 2022.

Ma non è tutto, in quanto il bonus sarà erogato anche a favore dei lavoratori stagionali che abbiano svolto la prestazione di almeno 50 giornate; ai percettori del reddito di cittadinanza; ai lavoratori autonomi che nel periodo d’imposta 2021, abbiano percepito un reddito sino al tetto massimo di 20 mila euro; infine, anche “ai titolari di uno o più trattamenti pensionistici a carco di qualsiasi forma previdenziale obbligatoria”.

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