Bonus baby sitting, possibilità di pagare anche i nonni

Il pagamento del bonus avverrà mediante il libretto di famiglia dal 15 luglio. I genitori che hanno già presentato istanza nei mesi di marzo, aprile e maggio potranno presentare domanda integrativa del contributo loro spettante.

Bonus baby sitting, possibilità di pagare anche i nonni

Una procedura aggiornata è disponibile sul sito dell’Inps per richiedere il bonus per i servizi di baby sitting e i contributi per centri estivi e servizi integrativi per l’infanzia. I genitori con figli fino a 12 anni di età (non è previsto nessun limite d’età per i genitori con figli disabili), possono farne richiesta telematica. Questo contributo introdotto dal Decreto Cura Italia è stato poi ampliato e rimodulato dall’articolo 72, decreto-legge 19 maggio 2020, n.34 cosiddetto Decreto Rilancio

Nell’aggiornamento di giugno, l’ente di previdenza precisa che il bonus potrà essere erogato anche ai nonni residenti in un altro comune e non solo alle baby sitter al di sotto dei 25 anni di età o persone disoccupate. Il pagamento avviene mediante il Libretto Famiglia, ovvero lo strumento dell’Inps utilizzato per retribuire le prestazioni di lavoro occasionale.

Il genitore beneficiario e la persona che fornisce il servizio di baby-sitting dovranno iscriversi nella sezione dedicata alle prestazioni occasionali e successivamente aprire il libretto. Nell’uso del libretto (composto da voucher virtuali di pagamento del valore minimo pari a 10 euro), il genitore sarà l’utilizzatore e la babysitter il prestatore di servizi di baby sitting.

I voucher dovranno essere utilizzati per ricompensare le prestazioni svolte a partire dal 5 marzo al 31 luglio 2020. L’Inps pagherà entro il 15 di ogni mese i compensi delle prestazioni di lavoro, caricati entro il giorno 3 del mese, con accredito sul libretto di famiglia dell’importo spettante al genitore.

Infine, ricordiamo che l’ammontare del bonus baby sitter e centri estivi può avere un importo complessivo fino a 1.200 euro (nel Decreto Cura Italia l’importo era pari a 600 euro), per lavoratori del settore privato, iscritti alla Gestione separata e lavoratori autonomi. L’ammontare del bonus sale fino a 2.000 euro per i lavoratori del settore sanitario pubblico (quali medici, infermieri e operatori socio sanitari) e per il personale addetto alla sicurezza.

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