Bonus 600 euro per professionisti: in tre giorni superato il limite dei fondi stanziati

Anche gli iscritti alle casse professionali possono beneficiare del bonus da 600 euro, ma i fondi restano limitati: il limite è di circa 333 mila potenziali richiedenti. Ecco perché tanti potrebbero restarne esclusi.

Bonus 600 euro per professionisti: in tre giorni superato il limite dei fondi stanziati

Tra i provvedimenti decisi dal governo per fornire un sostegno al reddito ai lavoratori rimasti colpiti dall’emergenza Coronavirus c’è anche il cosiddetto bonus 600 euro destinato ai professionisti. La misura va ad offrire un sostegno ad una parte di quei lavoratori che non risultano iscritti all’Inps, facendo riferimento ad una cassa professionale per la parte previdenziale ed assistenziale.

A differenza di quanto avviene con il bonus erogato dall’ente pubblico di previdenza, in questo caso sono presenti alcuni vincoli formali, principalmente dovuti ai fondi stanziati per le coperture. Il governo ha infatti previsto 200 milioni di euro, con possibilità di inoltro delle domande fino al prossimo 30 aprile.

Rispetto però ai dati sulle domande raccolte, emerge che già nei primi tre giorni di funzionamento le domande ricevute sono risultate oltre 375 mila. Se tutte fossero considerate valide in confronto ai requisiti formali di invio, vi sarebbero quindi più di 40 mila richieste alle quali non sarà possibile dare seguito.

Bonus 600 euro e casse professionali: la prima verifica ministeriale il prossimo 8 aprile 2020

Al momento le casse professionali stanno lavorando sulla gestione delle pratiche ricevute, ma anche in questo caso la situazione non appare semplice. Ai problemi di gestione amministrativi e burocratici si unisce infatti la necessità di delineare con precisione il perimetro di intervento del provvedimento. Il timore è di erogare la misura di sostegno in favore di chi non presenta tutti i requisiti di legge, producendo così un danno erariale.

Nel frattempo si delinea il calendario di gestione delle domande. Le casse stanno provvedendo ad elaborare le prime graduatorie, che dovranno essere inoltrate al Ministero competente. Lì avverrà una verifica il prossimo 8 aprile 2020, mentre le prime erogazioni potrebbero partire dal 15 del mese (in base alla singola cassa). Per capire come andrà a finire bisognerà però puntare i riflettori sui prossimi interventi governativi, stante che l’assolvimento di tutte le richieste richiederebbe necessariamente un incremento dei fondi messi finora a disposizione.

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