Bonus 150 euro per disoccupati e redditi bassi: come ottenerlo

Il Governo ha appena approvato il decreto Aiuti-ter, grazie al quale sarà erogato un bonus da 150 euro anche ai disoccupati. Ecco chi può ottenerlo e quali sono i requisiti.

Bonus 150 euro per disoccupati e redditi bassi: come ottenerlo

Manca ormai pochissimo alle prossime elezioni politiche, nella giornata di domani milioni di italiani si recheranno alle urne per esprimere le proprie preferenze. Intanto, però, il Governo uscente ha deciso di fare un ultimo ‘regalo’, approvando all’unanimità il dl Aiuti-ter, un pacchetto di misure a sostegno di molte famiglie italiane.

Ben 14 miliardi di euro dal quale si attingerà per garantire, tra le diverse misure, un bonus una tantum di 150 euro. Sicuramente non si tratta della panacea a tutti i mali, ma di un piccolo aiuto per far fronte all’inflazione sempre più galoppante e ai costi delle bollette più che raddoppiati: vediamo a chi spetta.

Chi può richiederlo

Tra i vari provvedimenti approvati dal dl Aiuti-ter, questo nuovo pacchetto di misure urgenti, spunta un bonus una tantum di 150 euro a chi percepisce redditi inferiori a 20 mila euro lordi annui. Ad essere coinvolti da questa nuova misura è una platea molto vasta, che comprende ovviamente solo redditi bassi.

A percepirlo saranno anche i disoccupati, che già percepiscono l’indennità di disoccupazione e i beneficiari della Naspi e Dis-coll. Queste categorie citate, per ottenerlo non dovranno presentare alcuna domanda, ma se lo vedranno corrispondere direttamente in busta paga. Per quanto riguarda le tempistiche, non se ne parlerà verosimilmente prima del prossimo anno, sorte simile è toccata al bonus 200 euro, che verrà corrisposto solo ad ottobre, dopo ben 5 mesi di ritardo.

Inoltre, questa indennità sarà corrisposta solo in seguito all’invio delle denunce di lavoro, al fine di accertarsi che le categorie sopra indicate non l’abbiano già percepita ad altro titolo. Ne potranno beneficiare, infine, anche i percettori del reddito di cittadinanza, sempre che nel nucleo famigliare non ci siano componenti che ne abbiano già beneficiato, e i lavoratori stagionali che nel 2021 abbiano svolto almeno 50 giornate di lavoro.

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