Bonus 1.000 euro a fondo perduto. Le domande partono oggi: ecco i requisiti

Lunedì 15 giugno 2020 è ufficialmente la prima data utile per inviare le domande di accesso al bonus a fondo perduto da 1.000 euro: c’è tempo fino al prossimo 24 agosto 2020.

Bonus 1.000 euro a fondo perduto. Le domande partono oggi: ecco i requisiti

Tra i diversi meccanismi di sostegno pensati dal governo per contrastare la grave crisi dovuta alla diffusione del Coronavirus c’è anche il Bonus da 1000 euro a fondo perduto destinato a commercianti, artigiani e agricoltori. Quest’ultimi potranno richiedere il beneficio di legge a partire da oggi e ottenere quindi la somma di denaro direttamente sul proprio conto corrente.

Le richieste devono essere inoltrate entro il prossimo 24 agosto 2020 e rientrano tra le tutele inserite all’interno del cosiddetto decreto legge rilancio. Il riferimento va, in particolare, all’articolo numero 25 del DL. Le richieste andranno inoltrate utilizzando l’apposito modello ed il canale Entratel dell’Agenzia delle Entrate. In alternativa, resta possibile anche utilizzare una specifica procedura disponibile sul sito dell’Ade all’interno della sezione “Fatture e Corrispettivi”.

Sullo stesso sito internet è già disponibile anche un’apposita guida operativa, contenente la procedura da seguire e tutti i dettagli del caso, nonché i requisiti che permettono di accedere al beneficio di legge.

Bonus 1.000 euro a fondo perduto: ecco come funziona 

Dal punto di vista pratico, possono accedere al bonus da 1.000 euro a fondo perduto le imprese e i titolari di partita iva o di reddito agrario, purché risultino ancora in attività al momento dell’invio della pratica. Non possono invece beneficiare della misura coloro che hanno cessato l’attività e i professionisti iscritti alle casse autonome, gli intermediari finanziari e i soci di società in partecipazione, nonché coloro che hanno già ricevuto il bonus 600 euro.

I limiti previsti dalla legge sono diversi. È infatti prevista l’esclusione per coloro che hanno conseguito ricavi o compensi superiori a 5 milioni di euro durante il 2019. Risulta inoltre indispensabile aver conseguito nel mese di aprile 2020 un fatturato inferiore ai due terzi rispetto allo stesso mese del 2019. Per chi invece ha avviato l’attività a partire dal primo gennaio 2019 il contributo spetta a prescindere. Lo stesso vale per i soggetti la cui attività risulta domiciliata fiscalmente in uno dei comuni colpiti da eventi calamitosi (sisma, alluvione, crolli strutturali) e ancora in emergenza a gennaio 2020.

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