Gli ultimi mesi sono stati particolarmente duri per le famiglie italiane, complice anche la crisi dell’est Europa il costo dell’energia è schizzato alle stelle. La bolletta della luce e del gas si è trasformata in un vero e proprio salasso che ha ridotto molti italiani alla canna del gas. Senza considerare l’ulteriore problema dell’inflazione sempre più galoppante, che ha comportato dei rincari insostenibili dei beni di prima necessità.
In questo quadro generale già piuttosto precario, l’opinione pubblica è stata scossa da un’altra pessima notizia, l’ennesima in questo periodo. Ormai è ufficiale, in autunno la situazione non sembra affatto destinata a migliorare, si parla già di ‘autunno drammatico‘ in merito alle forniture energetiche: vediamo perchè.
Nuova stangata
Dal prossimo 1° ottobre scatterà il nuovo calcolo delle bollette di luce e gas, secondo tale misura il prezzo del gas non sarà più aggiornato come di consueto a livello trimestrale, ma bensì mensilmente. Intanto l’Arera, l’autorità per l’energia, con un documento inviato al Parlamento ha messo tutti in guardia in vista del prossimo autunno, dove ci si aspettano stangate senza precedenti.
Il testo in questione prospetta, per il trimestre ottobre-dicembre, degli aumenti da capogiro per quanto riguarda i costi di luce e gas, tra l’altro proprio in un periodo delicato, quello cioè del possibile insediamento del nuovo esecutivo. Se i rincari del 42% registratisi nel primo trimestre dell’anno sembravano insostenibili, occorrerà prepararsi ad uno scenario ancora peggiore dove ci saranno “variazioni dei costi mai verificatesi prima”.
All’orizzonte si scruta già la terribile possibilità di procedere con i razionamenti, una misura estrema che se Roberto Cingolani, il ministro della transizione ecologica, tende ad escludere, non è dello stesso avviso l’Arera, che così si esprime in merito: “La forte incertezza circa la disponibilità effettiva di un’adeguata offerta di gas naturale per il prossimo inverno comporta difficoltà a reperire sui mercati all’ingrosso i volumi necessari per soddisfare la domanda, inclusa quella per uso domestico e, per molti clienti finali, a concludere contratti di fornitura per il prossimo anno termico“. Insomma la strada che sembra già tracciata è quella da un lato dei costi delle bollette sempre più in aumento, mentre contestualmente occorrerà invitare le famiglie al risparmio dell’uso dell’energia.