Le bollette sono uno dei più grandi incubi dell’italiano medio, costretto spesso e volentieri a fare i salti mortali a fine mese per riuscire a rientrare nelle spese; cosa per la quale risulta non di rado necessario piegarsi a sacrifici molto dolorosi. Ma la percezione comune è che un tempo fosse tutto molto meno oppressivo, ed il motivo principale è da ricercarsi proprio nei costanti rincari annuali.
Un’indagine dell’associazione Federconsumatori ha infatti illustrato quanto le bollette siano lievitate negli ultimi sedici anni, raggiungendo cifre letteralmente astronomiche. In particolare sotto la lente di ingrandimento è finita la tassa sui rifiuti, cresciuta a dismisura fino a raggiungere un aberrante picco del +232% rispetto al 2000.
Se smaltire la spazzatura ci costa oggi quasi due volte e mezzo il prezzo richiesto sedici anni fa, anche le altre voci sono decisamente impietose. La bolletta del gas ad esempio ha subito un rincaro del +35% (pur essendo diminuita negli ultimi due anni), mentre l’energia elettrica ha fatto registrare addirittura un +61% ed il costo dell’acqua – bene comune di prima necessità – è letteralmente raddoppiato (+100% netto).
La situazione secondo Federconsumatori sarebbe destinata tuttavia a migliorare nel prossimo anno, grazie al calo dei consumi energetici ed “alla rinegoziazione dei contratti take or pay in presenza di un esubero dell’offerta di gas“.
Anche il crescente interesse attorno alle energie rinnovabili e la riduzione dei costi delle materie prime dovrebbero giocare un ruolo fondamentale nella diminuzione delle bollette, a patto che questi sforzi “non vengano vanificati dall’aumento degli oneri di sistema sulle bollette elettriche, e dagli effetti della tariffa piatta per le famiglie mononucleari“, nonché da ulteriori rincari accessori stabiliti dalle aziende, situazione verificatasi spesso dal 2013 ad oggi.
Brutte notizie invece per quel che concerne acqua e rifiuti, poiché per entrambe le spese sono previsti ancora aumenti nel 2017.