Bollette: a breve sarà obbligatorio indicare la data di spedizione

Secondo le nuove disposizioni dell’Agcom, a breve le bollette dovranno riportare la data dell’invio. La busta dovrà quindi indicare il giorno di spedizione, elemento che di fatto ridurrà le innumerevoli controversie legate alle fatture che arrivano scadute

Bollette: a breve sarà obbligatorio indicare la data di spedizione

Tra non molto le buste con le bollette dovranno necessariamente riportare la data di spedizione. In altre parole la classica lettera contenente la fattura, indicherà anche la data di presa in carico degli operatori postali.

Fortemente voluta dall’Agcom, questa soluzione “è l’unica che fornisce la certezza della data di spedizione, consentendo quindi all’utente finale di individuare più facilmente le responsabilità di eventuali ritardi nel recapito delle bollette“.

Le motivazioni e la proposta

Non di rado capita di ricevere bollette con una data di pagamento molto ravvicinata, se non addirittura scaduta. Tra la data di emissione e quella di scadenza dovrebbe essere garantito un periodo di almeno 20 giorni, ma nella realtà anche qualche lasso di tempo non sempre si dimostra sufficiente.

Ad oggi è poi assai difficile dimostrare le responsabilità del servizio postale. Nell’utente sorge giustamente il dubbio che non solo la posta, ma anche lo stesso fornitore del servizio possa aver inviato in ritardo la fattura. Da qui con la legge di bilancio 2018 approvata dal precedente governo, era previsto che fosse l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni a determinare quelle che sono “le modalità tecniche e operative che il servizio postale deve osservare per assicurare la certezza della data di spedizione delle fatture agli utenti da parte dei soggetti gestori di servizi di pubblica utilità“.

In questi mesi l’Agcom si è data da fare, intavolando delle trattative sia con gli operatori postali che con le associazioni dei consumatori. Da qui si è giunti al punto che la soluzione in grado di poter tutelare al meglio i consumatori sia rappresentata dall’apposizione della data di spedizione. In questo modo si spera in futuro di ridurre al minimo le controversie tra gli utenti finali e i fornitori dei servizi di utenza.

A questo punto la palla passa al Ministero dello Sviluppo Economico, al quale spetterà il compito di adottare e rendere operativo il relativo regolamento. A tal fine l’Agcom ritiene congruo il periodo transitorio di 6 mesi dalla pubblicazione della delibera finale, necessari affinché gli operatori postali possano adeguare i propri sistemi alla nuova procedura.

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