Bancomat vuoti e gente in panico. No, non siamo in Grecia, dove i cittadini continuano a ritirare i propri depositi dalle banche nel timore di un default del Paese, ma siamo in Germania, quella di Angela Merkel e del “falco” Wolfgang Schaeuble, suo ministro delle Finanze. Mentre infatti i bancomat di Atene sono ancora in funzione, pur con una mini tassa governativa di un euro su ogni prelievo, nella terra teutonica uno sciopero dei corrieri portavalori di Berlino, Postdam e Francoforte ha bloccato il rifornimento di denaro agli sportelli automatici. Con il risultato che molti cittadini si vedono negare la possibilità di prelevare per assenza di contanti.
Tra le altre cose l’andamento della protesta sui contratti di lavoro a tempo indeterminato che coinvolge le società di sicurezza locale Prosegur non fa sperare in una fine imminente della mobilitazione. Andreas Splanemann, un portavoce del sindacato ha dichiarato che tutto ora è in bilico, dato che ora ci sono molti bancomat che sono vuoti. “Prosegue che si sta lavorando ad alta intensità sui piani di emergenza individuali e che non si può però escludere che i bancomat nella regione Berlino-Potsdam-Francoforte sull’Oder non rimangano vacanti.
Lo sciopero dei portavalori di Berlino è l’ultimo di una serie di altre agitazioni in una nazione poco abituata a confrontarsi con simili problemi. I macchinisti hanno iniziato il 5 maggio un’astensione dal lavoro di sei giorni che sta paralizzando i viaggi in treno e intasando le autostrade in tutta la Germania. Nel mese di marzo la stessa decisione da parte dei piloti della Lufthansa AG aveva portato alla cancellazione dei voli prenotati da 220mila passeggeri. La Germania sta cercando di arginare l’influenza dei sindacati più piccoli con la stesura di una legge che limiterebbe la rappresentanza a un’unica unione per gruppo di dipendenti. La misura è in consultazione presso il Bundestag, la camera bassa del Parlamento tedesco.