Secondo l’ultimo bollettino economico della Banca d’Italia, il prossimo anno ci sarà una piccola ripresa del prodotto interno lordo ma non dell’entità auspicata dal ministero dell’economia. Secondo il bollettino, infatti, il PIL, “dopo essersi ridotto dell’1.8% nel 2013, crescerebbe dello 0.7% quest’anno e dell’1% nel 2015”. Il ministero, invece, preannunciava un aumento del PIL del 1.1%. Secondo Bankitalia la ripresa degli investimenti sarebbe ritardata se “le condizioni di accesso al credito rimanessero restrittive più a lungo di quanto prefigurato o se i pagamenti dei debiti commerciali delle Pubbliche Amministrazioni registrassero differimenti”.
Non aiuterebbe, quindi neppure l’aumento di un punto percentuale della produzione industriale per la prima volta in due anni: tale aumento, infatti, non ha coinvolto né le aziende del Sud Italia, né quelle medio – piccole orientate al mercato interno. Ciò significa che l’aumento della produzione è trainato principalmente dalle esportazioni e non da un reale aumento della richiesta e dei consumi interni.
Per quanto riguarda la disoccupazione, infine, nei prossimi due anni non ci saranno variazioni né tantomeno miglioramenti, con un tasso che nel 2013 è stato del 12,8% e che nel 2015 si attesterà intorno al 12,9%.
Nessuna uscita dalla crisi, quindi secondo Bankitalia, che continua a porre l’accento su PIL e disoccupazione e non dà fiducia al governo che, invece, conterebbe su una ben più sensibile risalita nei prossimi anni.