MILANO. L’allineamento alla normativa europea delle procedure concorsuali e di insolvenza è la giusta ricetta per consentire una migliore gestione dei crediti deteriorati da parte delle banche italiane. Questo è il pensiero che è stato emesso dal direttore generale di UniCredit, Roberto Nicastro. Ha aggiunto, inoltre che anche l’accorciamento dei tempi di ammortamento delle perdite da svalutazione dei crediti può essere una misura molto importante e determinante. Ha proseguito accennando anche ad una sorta di allineamento all’Europa e che questa è la ricetta giusta per averlo. Questo tipo di pensiero è emerso dopo che il presidente Renzi ha annunciato che nelle prossime settimane saranno presentate delle misure sui crediti deteriorati che metteranno le banche italiane nelle stesse condizioni di altri Paesi.
Il vero problema, prosegue Nicastro, è che ci sono ben 350 miliardi di credito deteriorati, che si tratta di enormi risorse congelate che non posso essere messe al servizio dell’economia del paese in un momento in cui c’è un terzo tentativo di ripresa. Il direttore ha poi proseguito con alcune osservazioni che vedevano come l’Italia ha un mercato fermo facendo una comparazione con quello della Spagna dove nel 2014 le transazioni hanno riguardato il 15% dello stock contro il 3% di quello italiano.
Si è verificato che queste misure vanno nella direzione di rendere coerente il quadro normativo con quello europeo a livello di procedure concorsuali e di insolvenza possono aiutare, concludendo poi che in merito al progetto di bad bank con garanzie pubbliche a cui sta lavorando il Tesoro e che UniCredit ha già una sua bank interna e che si è mossa in questa direzione da già due anni. Inoltre ha riferito che il governo va avanti secondo i suoi ritmi e che le grandi banche vanno secondo i loro.