Assegno Unico Universale per figli 2021: fino a 200 euro al mese, ecco cos’è e come funziona

Dopo il via libera di ieri alla Camera dei Deputati l’assegno unico universale diventa sempre più vicino: le informazioni chiave da conoscere al riguardo.

Assegno Unico Universale per figli 2021: fino a 200 euro al mese, ecco cos’è e come funziona

Arrivano importanti aggiornamenti in merito al Family Act e alla riforma del welfare, dopo che nella giornata di ieri la Camera dei Deputati ha dato il proprio via libera alla delega finalizzata a riordinare, semplificare e potenziare il sostegno ai figli attraverso l’avvio di un assegno unico universale.

La votazione ha registrato 452 pareri favorevoli e zero contrari, garantendo così una prima approvazione unanime al provvedimento e inviando anche un importante messaggio rispetto all’azione complessiva  di riforma. Si tratta infatti del primo passaggio formale affinché possa entrare definitivamente in funzione il Family Act a partire dall’inizio del 2021. Ora manca il via libera al Senato, ma il passaggio è già stato definito come un “momento storico per tutto il Paese e la politica” dalla Ministra per la famiglia Elena Bonetti.

Una volta completato anche il passaggio al Senato, toccherà quindi al governo portare il provvedimento a esecuzione attraverso i decreti attuativi. Mentre spetterà all’Inps rendere i flussi operativi attraverso le circolari attuative e l’attivazione delle procedure relative al nuovo meccanismo di welfare familiare.

Assegno unico universale per i figli dal 7mo mese di gravidanza ai 21 anni

Il nuovo assegno unico universale verrà calibrato sulla base dell’effettiva fascia ISEE in base a tre differenti importi di erogazione, mentre risulterà comunque potenziato dal terzo figlio in poi. Tutto ciò, con l’idea di garantire un sostegno alle famiglie numerose (che oggi risultano maggiormente penalizzate dal sistema). L’importo potrebbe arrivare fino a 200 euro al mese, mentre in caso di figli disabili si potrà ottenere un’ulteriore maggiorazione.

Alla famiglia spetterà la scelta di ricevere direttamente l’assegno oppure di usufruire dello strumento tramite il credito d’imposta. A partire dal 18mo fino al 21mo anno l’assegno calerà e potrà essere incassato direttamente dal figlio maggiorenne. Complessivamente la riforma dovrebbe destinare sette miliardi di euro in più ai bonus e aiuti di welfare già erogati attualmente, arrivando a un totale complessivo di ventidue miliardi di euro.

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