Il titolo Airbus si trova in momento molto delicato, sia per la sua situazione storica dopo i fatti di cronaca che l’hanno investita che per quella economico finanziaria per i nuovi progetti in cantiere. Il capo esecutiva Tom Enders conferma l’impegno di Airbus sul programma del velivolo da trasporto militare A400M dopo l’incidente di sabato in Spagna, in cui hanno perso la vita quattro persone durante un volo di prova.
La tragedia di Siviglia è solo l’ennesimo colpo a un programma che ha subìto anni di ritardi e causato miliardi di perdite al colosso aerospaziale europeo, ma è particolarmente grave perché Germania e Gran Bretagna hanno annunciato lo stop all’uso del velivolo (ai due Paesi europei si è in seguito aggiunta anche la Malaysia).
Enders, in una lettera ai dipendenti, in cui chiedeva di osservare un minuto di silenzio in onore delle vittime, ha ribadito l’impegno di Airbus a “dimostrare ai clienti, alle aeronautiche militari, la completa fiducia su questo grande aereo da trasporto“. Il mercato, però, non ha dato seguito a tale fiducia, e il titolo Airbus ha sfiorato una perdita del 4% all’apertura degli scambi a Parigi a fronte, comunque, di un declino superiore all’1% per il Cac 40.
La storia di Airbus inizia dopo gli anni 60. infatti nasce nel dicembre 1970 come consorzio di imprese francesi e tedesche col nome di Airbus Industrie a cui poi si aggiungeranno partecipanti spagnoli e britannici, allo scopo di riuscire a competere ad armi pari con i giganti dell’aeronautica statunitensi: Boeing, McDonnell Douglas e Lockheed Aircraft Corporation. Oggi la compagnia conta di avere la stragrande maggioranza di velivoli nei cieli del mondo, ma le notizie sempre più continue di incidenti stanno mettendo a rischio questa compagnia che conta di essere stata leader per moltissimi anni nel campo dell’aviazione. Si spera solo in un’inversione di marcia poichè darebbe una spinta in positivo alla diminuzione di turismo nel mondo.