Aggiornamento sul reddito di cittadinanza: non servirà la domanda

Per l'assegnazione del reddito di cittadinanza sarà lo Stato a cercare i beneficiari, mediante centri per l'impiego, comuni. Ai beneficiari sarà comunicato di quanto beneficiare.

Aggiornamento sul reddito di cittadinanza: non servirà la domanda

Un argomento caro a molti è sicuramente il Reddito di Cittadinanza, con il quale il governo vorrà garantire i 780 euro al mese ai 5 milioni di persone che si trovano sotto la soglia di povertà. Il governo per far fronte al reddito di cittadinanza vorrebbe stanziare 10 miliardi di euro. Inizialmente, era stato proposto l’erogazione del reddito di cittadinanza a domanda, ma la nuova proposta del sottosegretario cinquestelle all’Economia, Laura Castelli, prevederebbe che tale reddito sia corrisposto ai cittadini più bisognosi senza presentare nessuna istanza. L’idea sarebbe quella di non far presentare domanda ai beneficiari, visto che sarà lo Sato a cercare i beneficiari. Vediamo nel dettaglio come funzionerà l’attribuzione del reddito.

Attribuzione del reddito senza domanda

I cittadini non dovranno presentare nessuna domanda, per beneficiare del reddito, ma i comuni, e i centri per l’impiego, convocheranno i possibili destinatari per comunicargli l’attribuzione dell’assegno. Soltanto nel caso in cui un cittadino disoccupato non dovesse essere chiamato, potrà comunque rivolgersi di sua iniziativa al centro per l’impiego o al servizio sociale. 

Secondo, le ultime indiscrezioni, il reddito di cittadinanza dovrà essere caricato su di un’applicazione che si chiamerà Io.Italia, e sarà utile per effettuare acquisti online o pagare l’affitto via bonifico. Inoltre, ci sarà una card sulla quale caricare l’assegno, utilizzabile negli acquisti nei negozi di beni e servizi di prima necessità. Infine, vorremmo precisare a quanto potrebbe aumentare il reddito in relazione alla composizione del nucleo familiare.

Esso, infatti, potrebbe arrivare a superare anche i duemila euro, in caso di famiglie molto numerose. Nei casi più comuni di una famiglia composta da un genitore e un figlio minore di anni 14, ci saranno in ballo 1.014 euro mensili: tale importo aumenterà a 1.638 euro, in caso di due figli.

Gli importi saranno ridotti di 400 euro in caso di casa di proprietà (una sorta di affitto virtuale) così si scenderà a 380 euro nel caso di un single. Il reddito dovrebbe iniziare la sua erogazione nella prossima primavera nel mese di marzo/aprile, resta ancora da definire la durata del trattamento: la quale dovrebbe essere di 18 mesi (inizialmente si era ipotizzato per tre anni). Va precisato che chi riceverà il sussidio dovrà impegnarsi in corsi di formazione e lavori socialmente utili

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