Una donna trova un embrione di pollo morto nella zuppa. Il fatto è successo in America e precisamente a Broomfield in Colorado. Nicole Montgomery è suo malgrado la protagonista di questa storia incredibile. Si trovava a casa con la figlia malata di influenza e, come succede ogni volta, ha pensato che la cosa migliore fosse quella di darle una bella zuppa di pollo. La signora prende dalla dispensa la scatola di zuppa pronta e la scalda, ma mentre la versa nel piatto si accorge che c’è qualcosa che non va. Guardando meglio si rende conto che nel brodo galleggia un piccolo pulcino morto. Sicuramente è stata una sorpresa abbastanza disgustosa per Nicole, soprattutto pensando che il piatto era destinato alla figlia ed afferma che “ l’idea del contenuto della lattina la fa sentire ancora male”. Dopo un momento di choc, decide di chiamare subito il servizio consumatori della Campbell, la ditta alimentare che confeziona la zuppa, per informarla dell’accaduto, che decide di mandare immediatamente dei tecnici per ritirare il campione, in modo da poterlo analizzare.
L’azienda Campbell è molto famosa in America e vende i suoi prodotti in oltre centoventi Paesi di tutto il mondo, grande notorietà è dovuta anche ad Andy Warhol, il grande artista che nel 1962 trasformò le lattine in icone, rappresentandole in alcuni suoi quadri.
La notizia della contaminazione ha fatto il giro del mondo dato che la mamma americana ha deciso di pubblicare sul web le foto dell’embrione morto contenuto nella zuppa e ha raccontato la vicenda ad una televisione locale. Immediata è stata la risposta della ditta produttrice, che ha dichiarato di prendere molto sul serio i casi di contaminazione alimentare e ha voluto rassicurare i consumatori sulla sicurezza dei loro prodotti. Stando alle analisi del laboratorio, infatti, non risulterebbe essere un embrione di pollo, ma un tendine o cartilagine usata per legare il muscolo all’osso, quindi sarebbe del tutto normale.
Questa vicenda riporta all’attenzione dell’opinione pubblica il problema della contaminazione alimentare dei prodotti inscatolati, che sono ormai diventati di largo consumo, chiunque ne ha qualcuno in dispensa, sono comodi per preparare un pasto caldo in poco tempo, ma la comodità è a discapito della salute? Veniamo continuamente rassicurati sulla qualità degli alimenti pronti in lattine, ma la storia di Nicole Montgomery dimostra che le brutte sorprese sono sempre in agguato.