Vuole diventare legge, la proposta di rendere la canzone "Bella Ciao" inno della Festa della liberazione

Lo scorso venerdì ha iniziato l’iter parlamentare una proposta di legge, per rendere la canzone partigiana Bella ciao, l’inno ufficiale della Festa della liberazione dal nazifascismo, che cade ogni 25 aprile.

Vuole diventare legge, la proposta di rendere la canzone "Bella Ciao" inno della Festa della liberazione

Bella Ciao, il popolarissimo canto popolare partigiano, si trova al centro di un dibattito, ebbene si vuole portare una legge in Parlamento secondo cui diverrebbe l’inno ufficiale del 25 aprile, per la Festa della Liberazione. Molti politici di destra, non si trovano d’accordo definendolo una canzone troppo di sinistra, “Non è la canzone dei partigiani, è la canzone solo dei partigiani comunisti“.

Che origine ha Bella Ciao? Sembrerebbe il canto che proveniva dalle risaie delle mondine, durante gli anni Trenta, secondo altri se ne udì il suono nei primi anni 50, Il giornalista Giampaolo Pansa – sostiene che in realtà i partigiani non la cantarono mai e che diventò popolare solo nel Secondo dopoguerra.

Era diffusa soprattutto a Reggio Emilia,  in molti la fanno risalire a una canzone popolare ebraica (yiddish) Dialetto parlato dalla maggioranza degli Ebrei stanziati nell’Europa centrale e orientale e di quelli di qui emigrati negli Stati Uniti d’America, discendente dall’alto tedesco medio, arricchito di elementi lessicali ebraici, slavi e neolatini, scritto in caratteri ebraici; suonata da Mishka Ziganoff, Negli anni l’hanno cantata e suonata, tra gli altri, Milva, Manu Chao, Claudio Villa, Yves Montand, Woody Allen, Tom Waits. Una nuova e ancora più estesa fama gliel’ha portata poi la serie di Netflix La casa di carta.

E’ principalmente un inno alla libertà, alla disobbedienza civile, alla resistenza e ognuno se ne fa portavoce, la lotta contro le ingiustizie, ma quanto una canzone popolare, può entrare in politica e spodestare l’inno di Mameli, che ha sempre rappresentato la Repubblica nel giorno del 25 aprile?

Normale che all’interno della destra più moderata, tiri aria di maretta, definendo il procedimento assurdo, e privo di fondamento. Vedremo chi la spunterà, se ci sarà l’approvazione della Camera, per una canzone, che è sempre stata comunque un simbolo e nell’immaginario collettivo cantata in maniera trasversale. 

 

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