Vladimir Luxuria arrestata a Sochi, liberata in giornata

Vladimir Luxuria è stata arrestata a Sochi perchè sventolava una bandiera arcobaleno con la scritta in russo " Gay è ok". Dopo poche ore è stata liberata. La notizia dell'arresto è arrivato da Imma Battaglia, presidente onorario di " Gay Project"

Vladimir Luxuria arrestata a Sochi, liberata in giornata

Lo scorso giugno, Putin ha firmato una legge restrittiva delle libertà delle persone omosessuali. La legge vieta la propagante omosessuale davanti ai minori. La pena per gli stranieri colpevoli potrebbe essere 15 giorni di galera e l’espulsione. Il problema principale è che dal momento che questa legge è stata approvata ci sono stati troppi atti di violenza nei confronti dei gay.

A questo punto, con l’inizio delle Olimpiadi di Sochi 2014, non erano solo i rubinetti degli hotel a non funzionare o il riscaldamento ma la cosa più grave era la percezione della libertà degli individui che Putin ha anche cercato di mascherare dicendo al pubblico e agli atleti omosessuali:” Siete i benvenuti in Russia ma lasciate stare i bambini“. Vladimir Luxuria si trovava fuori dal parco olimpico di Sochi, in Russia e sventolava una bandiera arcobaleno con la scritta in russo ” Gay è ok“. La notizia dell’arresto è arrivata dal presidente onorario di ” Gay Project, Imma Battaglia, la quale aveva ricevuto un messaggio da Luxuria in cui chiedeva aiuto e diceva di essere stata arrestata. Per fortuna è riuscita a richiamarla ed è riuscita a parlare con lei per pochi minuti in cui le diceva che le avevano ritirato tutti i documenti, poi la linea deve essere caduta. Intanto Emma Bonino aveva attivato  ” L’unità di crisi della Farnesina“.

Gli agenti si sono comportati con atteggiamenti aggressivi e la comunicazione tra di loro è stata anche difficile perchè nessuno parlava inglese e Luxuria era molto spaventata. L’intenzione di Luxuria era quello di partecipare a una partita di Hokey sul ghiaccio e di entrare con un abito lungo con strascico, orecchini, bracciali e ventaglio, con tutti i colori delle bandierine. Una provocazione contro una legge assurda, come se bastasse la pubblicità per far cambiare la tendenza sessuale di un bambino mettendo quasi allo stesso livello l’omosessualità e la pedofilia. Messaggi di solidarietà sono arrivate da parte di tutte le associazioni gay ,lesbiche, transessuali e bisex.

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