Vittorio Veneto: uomo ucciso da compagna e amica poi arrestate

Paolo Viaj, 57 anni, è stato colpito a bastonate e soffocato con un cuscino da due donne che ammettono l'omicidio compiuto per difendersi da un'aggressione.

Vittorio Veneto: uomo ucciso da compagna e amica poi arrestate

Aveva 57 anni l’uomo che nella notte è stato ucciso a Vittorio Veneto, in provincia di Treviso. Probabilmente, il gesto è stato compiuto al culmine di una lite in famiglia. Secondo le prime testimonianze, il 57enne, disoccupato, avrebbe aggredito la sua compagna e un’altra donna che viveva sotto lo stesso tetto. Restano ancora da chiarire le cause dell’omicidio.

La compagna dell’uomo e l’amica, dopo aver compiuto l’omicidio, hanno chiamato le forze dell’ordine affermando di aver ucciso un uomo per difendersi: il 57enne le avrebbe aggredite. Le due donne, dopo l’interrogatorio, sono state “arrestate dai carabinieri per omicidio volontario in concorso“, si legge su Repubblica.it.

Il racconto delle due donne

Le due donne, compagna dell’uomo e amica, avrebbero raccontato di essere state aggredite e, per questo, avrebbero reagito. Nel tentativo di difendersi, hanno colpito l’uomo a bastonate, poi l’hanno soffocato utilizzando un cuscino.

Resesi conto di quanto avevano compiuto, le due donne hanno chiamato le forze dell’ordine spiegando “di aver ucciso il compagno di una delle due per difendersi da un’aggressione”, scrive Repubblica.it. Inevitabile l’arresto delle due complici – per omicidio volontario in concorso – da parte dei carabinieri.

Secondo quanto finora emerso, la vittima, Paolo Viaj, non aveva mai avuto a che fare con la giustizia: in particolare, non c’erano mai state denunce di violenze fisiche a suo carico. Pare che la lite con la 52enne sua compagna e l’amica di 24 anni sia scoppiata a causa di motivi economici, secondo quanto hanno riferito le due donne che, con Viaj, condividevano il domicilio.

Questa versione però non è stata abbastanza convincente per gli inquirenti, che ha avviato un’indagine sulle due donne. Portate all’ospedale per curarle da alcune escoriazioni, sono state piantonate: poi, nel pomeriggio, sono state arrestate per omicidio volontario in concorso. La decisione è stata presa al termine dell’interrogatorio effettuato dal pm.

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