Viterbo, il piccolo Matias ucciso a Vetralla: sgozzato e lasciato morire nel cassettone del letto

Emergono particolari drammatici circa il delitto del piccolo Matias, il bimbo di 10 anni ucciso dal padre a Cura di Vetralla, nel viterbese. L'uomo era uscito da un Covid hotel di Roma dopo 21 giorni anche se non si era ancora negativizzato.

Viterbo, il piccolo Matias ucciso a Vetralla: sgozzato e lasciato morire nel cassettone del letto

Gli ha tagliato la gola, ma prima di fare questo gli ha tappato la bocca con lo scotch, in modo che non potesser chiedere aiuto. Emergono particolari raccapriccianti e che stentiano anche a raccontare sull’omicidio del piccolo Matias, il bimbo di 10 anni ucciso l’altro giorno a Cura di Vetralla, in provincia di Viterbo. Cura è una frazione della cittadina laziale. L’omicidio sarebbe stato proprio compiuto dal padre, il 44enne Mirko Tomkow, che adesso si trova in ospedale in stato di fermo. 

Sono diversi gli elementi che fanno capire come l’uomo abbia agito in via del tutto premeditata. Si trovava ricoverato in un Covid hotel di Roma, in quanto era positivo al Covid-19. L’uomo non sarebbe comunque fuggito dalla struttura, come si pensava in primis, ma era uscito in quanto aveva fatto una quarantena di 21 giorni prevista dai protocolli sanitari, anche se non si era ancora negativizzato. Uscito dalla struttura è andato a Vetralla e ha compiuto il delitto.

Aveva problemi di alcol

Sono ancora tutte da ricostruire le 2 ore intercorse tra il l’uscita da scuola del bambino e l’omicidio. Intorno alle 12:30 un parente era andato a scuola a prendere Matias, poi lo aveva portato a casa dove il bimbo aspettava sempre la madre, rincasata intorno alle 15:30. Proprio allora è stata fatta la drammatica scoperta. Da chiarire anche come abbia fatto il padre ad entrare nell’appartamento. 

In un’altra stanza giaceva il padre in stato di incoscienza. Il piccolo Matias sarebbe stato colpito con un grosso coltello e poi adagiato nel cassettone del letto dove è morto forse agonizzante. Inoltre pare che l’uomo abbia intriso di una sostanza infiammabile il letto. Non è chiaro se volesse dare fuoco alla casa e se abbia anche tentato il suicidio. 

Saranno le indagini affidate ai carabinieri a chiarire questi dettagli. Il delitto è maturato comunque in un contesto fatto di soprusi e violenze: Matias da tutti era conosciuto come un bambino scrupoloso e diligente. Tantissimo il dolore tra le maestre di scuola e gli stessi compagni di classe, che hanno portato fiori e giocattolini dinanzi l’ingresso dell’appartamento dove viveva il bimbo. 

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