Viterbo, commerciante ucciso in centro, fermata una persona

Un commerciante di 74 anni è stato ucciso nel suo negozio in pieno centro a Viterbo. E' stato fermato un sudamericano di 40 anni che si sarebbe introdotto nel negozio per rapinarlo.

Viterbo, commerciante ucciso in centro, fermata una persona

Ha già un nome l’assassino di Norveo Fedeli, il commerciante di 74 anni, barbaramente ucciso all’interno del suo negozio di abbigliamento nel centro di Viterbo nel corso di una rapina. Si tratta di un sudamericano di 22 anni accusato di omicidio. Si è risaliti a l’uomo a seguito di un’operazione congiunta di polizia e carabinieri. La sua posizione ora è al vaglio degli inquirenti.

L’omicidio è sfociato a seguito di una rapina andata male. Il sudamericano si sarebbe avventato contro il commerciante colpendolo con una spranga alla testa. Il 74enne non sarebbe morto sul colpo ma si sarebbe trascinato per un tratto all’interno del negozio. Il suo corpo ormai privo di vita è stato rinvenuto intorno alle 13.40 da una cliente e da alcuni operai.

Le urla strazianti della cliente avrebbero richiamato l’attenzione della moglie di Fedeli, la signora Maria Chiara, la cui abitazione dista pochi metri dal negozio di abbigliamento. Giunta sul posto la donna ha avuto un malore ed è stata trasportata in ospedale. Il killer è uno straniero residente in un paesino limitrofo.

Il ministro dell’interno Matteo Salvini ha espresso il suo antico pensiero: “Chi delinque, ha le ore contate“. L’uomo è stato inchiodato dalle immagini delle telecamere di video sorveglianza. L’uomo è stato bloccato dai carabinieri di Capodimone mentre era per strada. E’ in corso anche una perquisizione nell’abitazione del giovane.

Un’operazione congiunta delle forze dell’ordine ha permesso l’immediata identificazione del killer che al momento si trova in custodia a dispozione dell’autorità giudiziaria. Nelle prossime ore certamente verranno fuori nuovi elementi utili per ricostruire l’intera vicenda che ha avuto come epilogo la morte di un onesto lavoratore ed il dolore insanabile della sua famiglia. Ulteriore conferma del fatto che la sicurezza nei locali pubblici è diventata precaria.

Importante poi capire il movente dell’omicidio per capire con esattezza la dinamica dei fatti.

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