Al processo che si sta svolgendo dinanzi alla Seconda sezione del Tribunale di Bari sulle vicende private di Berlusconi è stata sentita anche la deposizione di Ioanna Visan, la 27enne rumena, che ha detto: “Non ho mai avuto rapporti sessuali con Silvio Berlusconi con il quale c’è sempre un bel rapporto di amicizia, ma mai intimità sessuale”. Assieme a lei ci sono altre cinque ragazze che anche oggi erano convocate per deporre, ma le altre non erano presenti e i giudici hanno sentito solo la Visan, una delle tante ragazze che hanno vissuto per diversi anni nella palazzina di via Olgettina a Milano. Oltre a loro principale imputato è Giampaolo Tarantini.
La testimone ha però ricostruito la serate dell’8 ottobre del 2008, quando partecipò dietro invito ad una cena a palazzo Grazioli. Qui conobbe l’ex premier e la ragazza ha raccontato che divennero ottimi amici. La ragazza attualmente fa la venditrice di moda e abita ancora in un appartamento che lo stesso Berlusconi ha messo a sua disposizione ma dichiara che con l’ex premier non si sente da più di un anno. La ragazza ha anche ammesso che spesso Berlusconi le regalava buste di soldi, anche con 5mila euro, e che ha anche partecipato a numerose feste organizzate da lui. I giudici fanno ascoltare alla Visan un’intercettazione in cui Verdoscia chiede alla donna di presentarsi all’invito con i capelli sciolti e con un vestito che metta le forme in vista.
Per quanto i rapporti tra Tarantini e la Visan la donna ha raccontato che l’uomo si era presentato come un grosso imprenditore interessato alla serate, ma la Visan ribadisce che non è mai stata una escort. In un’intercettazione registrata tra Giampaolo Tarantini e Barbara Guerra però l’ultima dice: “Finché siamo in due a dormire va bene, ma quando ci sono tante ragazze, alcune delle quali non le conosci neppure, diventa pericoloso: c’è pericolo di malattie”. Ma la Visan ribadisce che la Guerra non le aveva mai detto una cosa del genere quando entrambe erano rimaste a dormire da Berlusconi.
Per quanto riguarda invece le altre testimoni che non si sono presentate il tribunale di Bari ha ritenuto non validi i certificati medici in quanto non pregiudicano l’impossibilità di muoversi. Per loro dunque è stato disposto l’accompagnamento coattivo da parte dei carabinieri. Il 2 marzo le testimoni Maria Josefa de Brito Ramos, Sebbar Fadoua e Francesca Garasi dovranno comparire all’udienza.