Un secondo caso di contagio si è registrato negli Usa, esattamente in Florida, nella città di Orlando. Il virus Mers, che ha fatto oltre 100 morti in Arabia Saudita, è stato portato negli Stati Uniti da Ryad, ed è passato per Londra, Boston e Atlanta, fino ad arrivare a Orlando. Le autorità sanitarie americane sono già in allerta; l’OMS ha subito richiesto una riunione per prevenire l’aumento di contagio e provvedere alla situazione di emergenza con soluzioni urgenti e necessarie a proteggere la popolazione.
Il 3 maggio è stato registrato il primo caso di contagio in America: si trattava di un uomo che aveva preso il virus in Indiana mentre faceva ritorno dall’Arabia Saudita. Nel frattempo la Giordania ha comunicato la morte di 5 persone per il virus, e la situazione continua visibilmente ad allargarsi. In base all’ultimo rapporto eseguito dall’OMS, i casi di contagio da quando sono apparsi per la prima volta nel settembre del 2012 e definiti come Sindrome Respiratoria del Medioriente, sono stati 496. Il virus Mers è ritenuto il parente stretto della lontana Sars, e anche se sembra meno contagioso è considerato più pericoloso. La Sars nel 2003 ha fatto registrare quasi 800 morti in tutto il mondo, seminando il panico tra aeroporti e luoghi pubblici, con controlli e ispezioni che hanno fatto rallentare in alcuni casi i viaggi intorno al mondo.
Il ripresentarsi di una nuova epidemia mette chiaramente in difficoltà le varie nazioni, che cercano di gestire le situazioni di contagio nel migliore dei modi, controllando soprattutto gli arrivi nei paesi di persone provenienti dall’Arabia Saudita. In alcuni casi, isolare queste persone ancor prima di appurare il virus, è utile per evitare il propagarsi del contagio e proteggerebbe il resto della popolazione da ulteriori diffusioni del virus. Il numero di morti registrato in Arabia è già abbastanza alto, e adesso che il virus è presente anche in America si temono casi di contagi tra le persone che sono venute a contatto con chi ha portato il virus sul suolo americano. Si spera che i provvedimenti messi in atto siano tempestivi e siano in grado di evitare altre perdite.