Violenze sessuali, pugni e schiaffi ad anziani in casa famiglia

Nella casa «Il fornello» di San Benedetto Val di Sambro, i carabinieri hanno eseguito 4 ordinanze di custodia cautelare nei confronti del titolare, della moglie e due operatori sanitari.

Violenze sessuali, pugni e schiaffi ad anziani in casa famiglia

Un gruppo di anziani ospiti della casa di cura “Il fornello” sono stati maltrattati dal personale. In molte occasioni, infatti, gli anziani erano derisi, picchiati con pugni o schiaffi, trascurati anche nelle richieste di prima necessità; inoltre, il personale dava loro cibo scaduto o insufficiente. Oltre a tutti questi soprusi, gli anziani sono stati vittime di abusi sessuali.

A raccontare la vicenda è stato il comandante dei Carabinieri. Nella vicenda sono coinvolti il titolare, la moglie e due operatrici sanitarie che, a seguito delle indagini, sono indagati per maltrattamenti.

L’operazione dei carabinieri

Il titolare della struttura, per ora l’unico ad essere in carcere mentre gli altri sono agli arresti domiciliari, dovrà rispondere oltre alle accuse di maltrattamento anche di violenza sessuale nei confronti di un’anziana, con la quale avrebbe avuto un rapporto sessuale completo.

A fare scattare l’allarme sulla residenza per anziani, aperta da circa un anno, sono state alcune voci che circolavano in paese. Nella struttura, dopo queste segnalazioni, sono state piazzate delle telecamere che hanno dimostrato l’effettiva condizione cui erano sottoposti gli anziani.

La struttura è stata posta sotto sequestro e tre dei dieci anziani sono stati trasferiti presso l’ospedale Maggiore di Bologna per una serie di accertamenti. I restanti ospiti, invece, sono stati trasferiti in altre strutture della zona grazie al consenso dei parenti.

I Carabinieri, rivolgono un appello ai parenti affinché questa triste vicenda non si ripeta e li esortano a segnalare ogni segnale di disagio. Il comandante Provinciale dei Carabinieri di Bologna, il colonnello Pierluigi Solazzo, afferma che “È necessario che i famigliari o le persone care siano sempre vigili sulle condizioni di salute, non solo fisiche ma anche psichiche dei loro parenti affidati a queste strutture“.

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