L’ennesimo caso di violenze in famiglia arriva da Varese, ed ha visto come protagonisti un marito orco di 68 anni, una moglie succube di 69 anni e la figlia 37enne della coppia. La famigliola tutt’altro che felice avrebbe vissuto all’insegna delle violenze per ben 35 anni prima che la verità venisse a galla, ovvero da quando i due coniugi anziani si sono sposati. Stando a quanto raccontato agli inquirenti dalla donna, dal matrimonio in poi infatti l’uomo si era fatto particolarmente violento, ed aveva continuato ad infierire prima su di lei, e poi anche sulla figlia con continui pestaggi e minacce.
Un padre padrone che ha potuto fare il bello ed il cattivo tempo tra le mura domestiche grazie all’omertà delle due donne: entrambe erano infatti troppo spaventate sia per reagire e ribellarsi, sia per denunciare il loro carnefice alle autorità. Così per decenni, lui è stato libero di maltrattarle in ogni modo a suo piacimento, senza che nessuno intervenisse. D’altronde, richieste d’aiuto non ce n’erano state.
I segnali delle violenze, però, dall’esterno erano chiari: la moglie era già stata ricoverata più volte in ospedale, ed aveva addirittura dovuto abbandonare la propria abitazione in alcune occasioni, trasferendosi in albergo per riuscire ad allontanarsi dal suo torturatore. Ma alla fine, tornava sempre lì. E la cosa è andata bene ad entrambi per 35 anni, fino a quando lei non ha trovato la forza di dire “basta”; solo a 69, ma meglio tardi che mai, verrebbe da dire.
Così il marito-carnefice è stato ora allontanato dall’abitazione familiare dal gip di Varese, su richiesta di divieto di avvicinamento formulata dal pm Sabrina Ditaranto. Sul suo capo, pende ora una denuncia per violenze e maltrattamenti.