Violenza sulle donne: 114 donne uccise negli ultimi 10 mesi

I dati di questi 10 mesi del 2017 sono allarmanti: 114 donne sono state vittime di omicidio volontario. Un dato che è la conferma di una triste realtà che aumenta ogni anno.

Violenza sulle donne: 114 donne uccise negli ultimi 10 mesi

I dati sul femminicidio in Italia sono allarmanti, lo evidenzia anche il quarto rapporto di Eures, diffuso per l’occasione del 25 Novembre: giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Dal 2015 il numero di omicidi volontari sulle donne è in aumento del +5,6%, passando quindi da 142 a 150. La crescita si registra soprattutto nelle regioni del Centro e Nord Italia.

Nel 2016, tra le regioni con numero più alto di femminicidi troviamo: Lombardia con 25 vittime, Veneto 17 e a seguire la Campania (16). Inoltre, il dato agghiacciante è che più della metà dei femminicidi, il 76,7% avviene in contesti familiari e affettivi; contesti con evidenza di possesso e gelosia, che portano spesso le donne all’isolamento. Quindi – come le statistiche dimostrano – una donna su tre è aggredita dal partner. Vittime gravemente abusate, con sintomi di forte stress post-traumatico.

Le donne hanno tra i 15 ai 49 anni, e sono per lo più straniere. In aumento anche le vittime bambine: circa il 17% al di sotto dei 14 anni arriva in pronto soccorso per aggressione sessuale e/o violenza. Coseguenze fisiche e psicologiche invalidanti come interruzione di gravidanza, avvelenamento, depressione, abuso di sostanza, disturbi alimentari.

Mentre in Italia la violenza avviene da uomini “vicini”, in altri paesi la cultura diventa “l’omicida” di turno. Infatti in paesi africani ad esempio, le donne diventano vittime della mutilazione genitale. Sono circa 200 milioni le giovani donne che subiscono inermi questa pratica. Una violenza che segna a livello fisico (con infezioni, dolore e mortalità), e psicologico. Atti di barbarie considerate pratiche tradizionali. Se ci spostiamo dall’Africa e dall’Italia, ci troviamo in Asia in particolare quella meridionale, dove i riflettori si accedono sulle spose bambine (70 milioni in tutto il mondo). Il matrimonio precoce in Asia è superiore al 45%, una vera e propria violazione dei diritti umani. Le associazioni rivelano che questo dato sarà in costante aumento fino ad arrivare nel 2020 a 142 milioni di bambine spose prima dei 18 anni.

Il 25 Novembre sarà la Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne. In Italia ci sono 160 centri antiviolenza, spazi autonomi gestiti per accogliere donne di tutte età che si sentono minacciate o hanno subito violenza. Per la prima volta in questa data l’Aula di Montecitorio sarà riempita da donne. Il presidente della camera, Laura Boldrini scrive in un tweet: “Le donne non possono essere messe davanti al bivio di uscire dai social network o accettare di subire violenza. A loro dico: denunciate, siamo in uno Stato di diritto e possiamo difenderci attraverso le leggi”.

E prosegue: “Agli uomini non violenti dico: uscite dal silenzio. La battaglia contro il femminicidio si vince solo se siamo insieme”.

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