Continuano ad emergere nuovi dettagli sulle violenze sessuali avvenute la notte di Capodanno a Milano. Una delle due studentesse tedesche aggredite in piazza del Duomo ha riferito che gli assalitori parlavano quasi tutti arabo. La giovane ha anche raccontato di aver provato a reagire all’aggressione, ma i molestatori ridevano e continuavano a importunarle con nulla fosse.
Le due ragazze, nel giro di dieci minuti di follia, si sono ritrovare addosso almeno quindici mani. Il tutto è avvenuto in presenza di poliziotti che, secondo la loro versione, non hanno fatto nulla per impedirlo. Oltre a una folla di persone indifferenti a quanto succedeva.
Le due giovani avevano scelto Milano per trascorrere il Capodanno. Volevano trascorrere una notte spensierata, invece si sono ritrovate a vivere un incubo. “Siamo state circondate da un gruppo di persone. Parlavano tutti in arabo e ci spingevano, a un certo punto sono caduta per terra e continuavano a metterci le mani addosso“, hanno raccontato.
Le due hanno anche provato a scappare, ma sono rimaste bloccate dal branco. Piangevamo e urlavano, senza tuttavia ricevere aiuto. Che i giovani aggressori fossero islamici lo ha precisato una delle due ragazze, che ha raccontato: “Ho parlato con un mio amico tunisino. Ha riferito che sono la maggior parte egiziani nel video, non siamo riusciti a riconoscere bene i volti, abbiamo sfruttato anche le foto Telegram, però sono persone che possono essere trovate in piazza Mercanti e zona Duomo. Un tempo uscivano alle scale, quelle del Museo del 900“, si legge in un messaggio molto dettagliato.
Lo stesso, poi, fornisce ulteriori informazioni. Ha affermato che il branco è noto nella zona, poiché frequentano sempre lo stesso posto, specialmente nei weekend. Importuna tutte le ragazze che passano, le seguono e le apostrofano in modo pesante. E se provi a rispondere ti accerchiano e, se possibile, ti attaccano.