Violentò una bambina di 10 anni, 35enne condannato a 2 anni di libertà vigilata e 3500 euro di risarcimento

Un 35enne è stato condannato a due anni in libertà vigilata e 3500 euro di risarcimento alla famiglia della vittima per aver violentato una bambina di 10 anni in biblioteca. All'uomo è stata riconosciuta la seminfermità mentale.

Violentò una bambina di 10 anni, 35enne condannato a 2 anni di libertà vigilata e 3500 euro di risarcimento

È stato condannato a soli 2 anni un uomo di 35 anni che abusò di una bambina di 10 anni in una biblioteca comunale. L’orribile vicenda arriva dalla provincia di Sassari, dove il colpevole, che fu colto sul fatto da un testimone, non sconterà neanche un giorno di carcere in quanto è stato condannato dal tribunale a due anni di libertà vigilata.

La violenza avvenne due anni fa presso una biblioteca comunale, dove l’uomo ha approcciato la bambina e iniziato ad abusare di lei. Un altro utente della struttura si è accorto di quello che stava succedendo ed ha allertato immediatamente il personale, che aveva bloccato il 35enne e allontanato i minori presenti nella struttura al momento.

Immediata la denuncia per l’uomo, ed il PM Giovanni Porcheddu seguì l’inchiesta dei Carabinieri che ha portato al processo che si è concluso martedì 5 luglio. Per l’accusato è stata riconosciuta in tribunale la seminfermità mentale, che gli è valsa una condanna scontata per il terribile crimine da lui commesso.

Il collegio dei giudici, presieduto dal giudice Mauro Pusceddu, ha inoltre interdetto per sempre l’uomo da qualsiasi incarico nelle scuole di ogni ordine e grado, oltre che in istituzioni o strutture, sia pubbliche che private, che siano frequentate prevalentemente da minori. Per due anni inoltre non potrà neanche avvicinarsi a luoghi frequentati da minorenni, come ad esempio giardini o parchi giochi.

L’imputato, difeso dagli avvocati Natalino Zarelli e Dario Masala, per i prossimi due anni non potrà avere lavori che prevedano contatti abituali con minorenni, e dovrà informare la polizia sulla residenza ed eventuali trasferimenti / spostamenti. Inoltre dovrà sottoporsi ad un programma di terapia in un centro specializzato, e dovrà pagare alla famiglia della vittima, che si è costituita nel processo come parte civile, le spese legali ed una provvisionale di 1500 euro.

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