Ricorderemo un po tutti la storia di Silvestro Delle Cave che a soli 9 anni venne barbaramente ucciso da 3 pedofili a Cicciano,in provincia di Napoli. Era il novembre 1997.
Domenica 20 giugno, nel rione Gescal, quello in cui il bimbo trovò la morte, è stata dedicata una targa al piccolo con su scrittto: “Dall’innocenza violata all’innocenza salvata”, mentre in questi giorni è stato ritrovato il suo sussidiario di terza elementare.
Il ritrovamento del sussidiario
Come riportato dal Messaggero, un sussidiario di terza elementare intitolato “Crescere ogni giorno” è stato rinvenuto negli scantinati della scuola che Silvestro frequentava. Si tratta di un ritrovamento strano perchè quando è stato ucciso, frequentava la quarta e la sua cartella non è mai stata ritrovata.
Silvestro venne abusato sessualmente per giorni da 3 pedofili, ucciso con colpi alla testa, fatto a pezzi e dato alle fiamme. I suoi resti vennero ritrovati nel 2005 in una valigia, situata in una casa in costruzione. Dentro di essa il cranio spaccato, brandelli di vestiti e scarpe da ginnastica appartenenti di sicuro al piccolo, come rivelato dalla prova del Dna.
Chi era Silvestro delle Cave
Silvestro aveva 9 anni e viveva a Roccarainola, un piccolo centro abitato tra Napoli e Avellino. Era solito giocare presso il rione popolare delle case Gescal e, con suoi amic,i si divertiva a fare quegli scherzi che sono soliti fare i bambini. Il piccolo e gli altri del gruppo giocavano a suonare ai campanelli dei palazzi, per poi scappare via con il cuore in gola.
Tra i tanti campanelli suonati per gioco anche quello di Allocca, un anziano pensionato settantenne che, furioso per lo scherzo subito, scese in strada a sbraitare. L’anziano così raggiunse il gruppetto di amici, inveendo con parole e gesti. Silvestro, spaventato, si paralizzò e cominciò a piangere. Allocca per calmare il piccolo lo invitò a salire a casa.
Da quel momento iniziarono gli abusi che Allocca, il genero Gregorio Sommese di 43 anni e il cognato di quest’ultimo Pio La Trocchia, perpetuarono quasi quotidianamente nei confronti del piccolo Silvestro. Silvestro dal quel giorno diventò abulico, perse la gioia di vivere. I giochi con gli amici non erano più gli stessi. Silvestro non ce la faceva più e voleva raccontare tutto al suo papà, così i tre orchi per paura di essere scoperti decisero di ucciderlo.
Andrea Allocca con un bastone picchiò forte sulla testa di Silvestro ed insieme a Sommese fece a pezzi il corpo del bimbo. Pio Trocchia ebbe,invece, il compito di trasportare con la sua Panda il corpo in un luogo isolato. In aperta campagna, i tre pedofili e assassini diedero poi fuoco a quei poveri resti.