Vibo Valentia, in Calabria, ha avuto il piacere di essere baciata dalla Dea Bendata.
Dopo ben 200 estrazioni, è uscito il 6 al superenalotto, e sono stati vinti ben 163.538.706 euro: è la seconda vincita di sempre che il gioco ha regalato in quanto la vincita più sostanziosa che questo gioco ha permesso di ottenere risale addirittura al 2010, precisamente ad ottobre, quando il premio – grazie ad un sistema – fu pari a ben 178 milioni di euro.
La tabaccheria “Lo Bianco”, il luogo dov’è stata venduta la schedina vincente, sta ancora brindando e stappando bottiglie di spumante (rigorosamente italiano): il titolare ha dichiarato che la schedina fortunata era una schedina “due pannelli”.
Non è dato sapere chi sia il fortunato baciato dalla Dea, e quasi sicuramente rimarrà sempre ignoto: molto probabilmente si tratta di uno del luogo e, quello che spera lo stesso titolare – ma non solo lui – è che almeno il fortunato sia uno che, di quei soldi, ne aveva bisogno.
I calcoli matematici mostrano come sia davvero “difficile” centrare il 6 al superenalotto
Di seguito vengono indicate le probabilità di vincita che vanno dal 6 al 2
6: 1 probabilità su 622,614,630
5 + jolly: 1 su 9,339,219,450
5: 1 su 1,250,230
4: 1 su 11,907
3: 1 su 327
2: 1 su 22
Il montepremi viene così suddiviso:
al 6 tocca il 17.4% del totale
al 5 + jolly tocca il 13% del totale
al 5 tocca il 4.2% del totale
al 4 tocca il 4.2% del totale
al 3 tocca il 12.8% del totale
al 2 tocca il 40% del totale
Naturalmente la percentuale di vincita vale per un solo premio, quindi vuol dire che se – per esempio – ci sono due 6, il premio va diviso tra due vincitori.
Questi calcoli dimostrano come il vincitore debba ritenersi davvero fortunato, non solo perché – come mostrato – la probabilità di vincita sia davvero bassa, ma anche perché è stato l’unico vincitore e, quindi, il premio non deve essere diviso con nessuno.
Ci chiediamo: “cosa ci farà mai con tutti quei soldi, il vincitore?“