Quanto successo ieri nel locale del barbiere storico di Fiorano, in provincia di Modena, sembra venire fuori direttamente da una barzelletta. Infatti è proprio così che ha definito l’intera storia il titolare del negozio, Giuseppe Laiso di 68 anni, preferendo prendere l’intera storia con filosofia e riderci sopra.
La questione verte su un verbale che ha ricevuto nella giornata di ieri da un funzionario della Siae, la società italiana che tutela i diritti di autori ed editori di canzoni e di filmati.
Ciò che ha scatenato il funzionario e, quindi, gli ha permesso di redigere il verbale, però, ha dell’incredibile: una collaboratrice del signor Laiso aveva lasciato su un tavolo il suo telefono cellulare che ha iniziato a squillare. Il fato, però, ha voluto che la suoneria fosse una canzone e non una classica suoneria. Il risultato è stato che per il funzionario Siae quella era una vera e propria effrazione; infatti, in Italia, per poter diffondere musica in un luogo pubblico, è necessaria un’autorizzazione e bisogna pagare proprio la Siae.
Il verbale – che è stato subito contestato – riporta, però, dati scorretti, come il titolo della canzone e l’autore. Giuseppe laiso, intervistato dal ‘Resto del Carlino‘, ha spiegato che l’episodio è avvenuto nel salone intestato alla moglie, la signora Anna Dinota, e spiega che spesso, mentre esegue il suo lavoro, gli capita di fischiettare o canticchiare qualche motivetto, ma che ora, dopo aver ricevuto l’insolito verbale, non lo farà mai più, per paura di una nuova multa.
I due coniugi hanno racontato che il funzionario Siae si è presentato nel loro locale verso le 16 per verificare che Laiso avesse pagato i permessi per avere l’impianto stereo, cose che ai più risulterà già strana, ma la legge italiana così prevede, ma Giuseppe Laiso era a conoscenza di ciò e da molti anni paga i 170 euro l’anno per poter avere la musica nel suo locale.
Dopo un breve giro di ispezione, il cellulare incriminato ha preso a squillare. Ed allora non c’è stato più niente da fare: è arrivata la multa. I coniugi si stanno rivolgendo già al loro legale per venire a capo della strana ed insolita faccenda.