Vicenza: undicenne scappa dai poliziotti in motorino

A Vicenza i carabinieri hanno fermato un ragazzino di 11 anni in sella a uno scooter mentre sfrecciava, senza patente, alle 2 di notte, per le vie della città. Ora dovrà rispondere di alcuni reati: ecco come è andata.

Vicenza: undicenne scappa dai poliziotti in motorino

Sono sempre tantissimi i giovani, ragazzini, per lo più minorenni, che vogliono provare a emulare o compiere le gesta dei loro amici maggiorenni, magari per essere o sentirsi parte di un gruppo. I ragazzini arrivano ad assumere comportamenti e atteggiamenti che possono portare a conseguenze serie. Quanto accaduto a Vicenza ha davvero dell’incredibile e il protagonista è un ragazzino di 11 anni. Ecco come sono andati i fatti e cos’è successo. 

Il fatto è avvenuto la scorsa notte a Vicenza, dove un undicenne stava percorrendo in sella al suo motorino il tratto di Corso San Felice. Il minorenne è stato immediatamente notato da una pattuglia dei carabinieri i quali non credevano ai loro occhi quando si sono trovati di fronte il ragazzino alla guida del motorino. 

All’età di 11 anni, era in giro alle 2 di notte percorrendo una trentina di chilometri in sella allo scooter. Un motorino che, ovviamente, il ragazzino originario del Venezuela, ma che vive a Montecchia di Crosara, non può guidare dal momento che non ha l’età consentita per poterlo fare in quanto si può condurre un mezzo del genere al compimento del 14esimo anno di età. 

Il minorenne stava guidando un motorino Sym Italia affiancato da un giovane di 20 anni di nazionalità dell’Ecuador che guidava una Kymco. I carabinieri, a quel punto, hanno deciso di applicare le sanzioni del caso denunciandolo alla procura per minorenni con l’accusa di guida senza patente. Oltre alla sanzione per l’undicenne, i carabinieri hanno anche segnalato il padre del bambino per un affidamento dello scooter che gli è stato poi sequestrato.

Fortunatamente, non ci sono stati incidenti o situazioni più drastiche e difficili da affrontare per l’undicenne, altrimenti la questione avrebbe potuto essere molto più drammatica da affrontare. Ora dovrà rispondere di tutte queste accuse e sanzioni dopo quello che è successo. 

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