Verona, torna in libertà dopo 15 omicidi: "Era ora, sono felice"

E' ufficialmente tornato in libertà Wolfgang Abel, il leader del gruppo neonazista Ludwig che, dal 1977 al 1984, fu responsabile degli omicidi di 15 persone in nome della "purificazione razziale": "Sono felice".

Verona, torna in libertà dopo 15 omicidi: "Era ora, sono felice"

Quindici omicidi in sette anni, ed un fanatismo smisurato nei confronti dell’ideale nazista che stando alle accuse l’avevano spinto a credersi la mano postuma del famigerato Fuhrer tedesco: può essere ritratta così la carriera criminale di Wolfgang Abel, agli atti ex leader del gruppo neonazista Ludwig che fu responsabile di ben 15 uccisioni tra il 1977 ed il 1984, nel nome di una “crociata purificatrice” inaugurata per onorare la memoria del terrificante Terzo Reich.

Ora però Wolfgang è in tutto e per tutto un uomo libero: ieri infatti, alle 16:00, gli è stata notificata la revoca dell’ultima misura cautelare rimasta, ovverosia l’obbligo di firma. L’uomo era stato condannato a 27 anni di carcere insieme al presunto complice Marco Furlan, il quale – uscito di galera nel 2010 – ha nel frattempo ripreso in mano la propria vita stabilendosi a Milano.

Per Wolfgang Abel invece le porte della prigione si aprirono nel 2009 – a 23 anni dall’internamento – tra le proteste generali e le manifestazioni di sdegno da parte di chi l’aveva sempre ritenuto il primo responsabile di quelle morti. Da allora però colui che i giudici considerarono la mente del gruppo che pianificò ed operò quegli omicidi fu confinata agli arresti domiciliari e quindi, una volta giunta la data di fine pena, gli fu imposta la libertà vigilata.

Una misura restrittiva conclusasi ufficialmente proprio nel pomeriggio di ieri, quando Wolfgang Abel ha dovuto firmare il registro per l’ultima volta. Il criminale nazista aveva solo 25 anni quando venne arrestato il 3 marzo 1984, fermato dalle forze dell’ordine proprio mentre stava tentando di appiccare il fuoco alla discoteca Melamara di Castiglione, secondo le deposizioni degli inquirenti.

Oggi, a 57 anni, quei tempi sono solo un lontano ricordo: Wolfgang si è stabilito a Negrar insieme alla madre, ed ha dichiarato di essere estremamente felice per avere finalmente espiato la sua pena in via definitiva: “Sono contento, certo. Era da anni che mi rifiutavano di tornare in libertà, mi consideravano una persona pericolosa per la società […] Ho pagato per crimini che non ho mai commesso solo perché sono tedesco, per un pregiudizio”.

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