Verona, morto per Covid Mauro da Mantova, famoso no vax: si vantava di essere un untore

Si è spento a Verona, per Covid, Maurizio Buratti, conosciuto dai più come Mauro da Mantova, assiduo commentatore nella trasmissione La Zanzara, su Radio24. Il 61enne si era vantato di essere entrato in un supermercato con 38 di febbre, definendosi un untore.

Verona, morto per Covid Mauro da Mantova, famoso no vax: si vantava di essere un untore

Era ricoverato dal 10 dicembre nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Borgo Trento di Verona ma le sue condizioni già critiche, sono via via peggiorate sino al decesso. E‘ morto per Covid uno dei no vax più accaniti, Maurizio Buratti, carrozziere di 61 anni conosciuto anche come Mauro da Mantova, assiduo commentatore nella trasmissione La Zanzara, su Radio24. Dopo una lotta protrattasi per settimane, il virus ha avuto la meglio su di lui. 

La notizia del decesso è stata diffusa da David Parenzo, conduttore del programma radiofonico, su Twitter. “È morto ieri sera alle 22 nell’ospedale di Verona Mauro da Mantova. Riposa in pace ovunque tu sia, v ecchio complottista. Spero solo che la tua triste storia serva da esempio a tutti coloro che ancora alimentano dubbi su efficacia dei vaccini”.

Dal contagio al decesso

A ricordare il carrozziere di Curtatone anche Giuseppe Cruciani su Instagram: “Mauro non c’è più. Ho sperato, abbiamo sperato, che la sua pellaccia ancora una volta potesse vincere su tutto. Niente. Era una testa dura, e quella maledetta settimana è stata forse fatale. Aveva deciso di campare in un certo modo, nessuno lo avrebbe fermato e la nostra grande comunità gli voleva bene nonostante le sue storture, le sue teorie, i suoi umori”. 

La vicenda di Mauro da Mantova, negazionista e anti vaccino della prima ora, era esplosa a inizio dicembre, quando, durante una diretta radiofonica nella trasmissione della Radio di Confindustria, aveva raccontato di essere entrato in un supermercato senza mascherina e di aver fatto l’«untore» sapendo di avere il Covid. Le condizioni di Buratti nei giorni seguenti si erano aggravate tanto che radioascoltatori ,medici e, in prima persona, lo stesso Giuseppe Cruciani, avevano insistito perché si ricoverasse.

Il carrozziere, dopo una lunga resistenza, si era convinto, presentandosi al pronto soccorso del Borgo Trento a Verona perché “a Mantova i medici sono tutti comunisti”.In queste settimane le sue condizioni già critiche sono via via peggiorate sino all’epilogo da tutti scongiurato. A inizio dicembre il carrozziere era stato filmato con il telefonino da una coppia che l’aveva incontrato in un supermercato del Milanese poco prima che finisse in rianimazione. Quelle sono state le ultime immagini di Buratti che è rimasto nel reparto di rianimazione fino a lunedì 27 dicembre quando, in serata, è morto.

 

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