Verona, bambina delle elementari presa a calci dal compagno: 18 ore in pronto soccorso

Una bambina di 9 anni è finita in pronto soccorso dopo essere stata colpita ripetutamente al basso ventre dal compagno di classe. La madre della vittima: "avevo già chiesto aiuto agli insegnanti".

Verona, bambina delle elementari presa a calci dal compagno: 18 ore in pronto soccorso

Un episodio di violenza che ha scosso la provincia di Verona, dove una bambina di soli 9 anni che frequenta una scuola elementare della provincia, è stata presa a calci al basso ventre da un compagno di classe. La giovane vittima è stata condotto al pronto soccorso della città, dov’è stata dimessa dopo 18 ore di analisi e accertamenti medici che le hanno dato una prognosi di cinque giorni.

Non è ancora chiaro se l’episodio scaturito a scuola possa trattarsi di bullismo o di un eccesso di iperattività del bambino in questione; per questo, gli psicologi dell’ufficio scolastico provinciale si stanno occupando del caso ed è in programma un incontro con l’intera classe coinvolta per poter discutere dell’accaduto e poter così provare a comprendere al meglio la situazione.

La dichiarazione della madre

Il fatto, stante alle dichiarazioni della madre, è avvenuto al termine delle lezioni scolastiche, verso le 12:30. La bambina si trovava all’interno del bagno della scuola e si stava lavando le mani; il bambino, entrato in bagno, l’ha spinta violentemente da dietro, facendole sbattere il basso ventre sul lavandino. Dopo la spinta, il bambino ha continuato a colpirla alla pancia e alla testa fino a farle sbattere la nuca su un armadietto vicino. Infine, le ha sferrato un calcio violento in mezzo alle gambe.

La bambina è stata portata al Pronto Soccorso dove, dopo le cure, è rimasta in osservazione per 18 ore. Giunta subito in ospedale, la madre ha affermato che il bambino aveva preso di mira la figlia da ormai tre anni e che gli insegnanti erano a conoscenza di questa situazione. Inoltre, racconta di aver chiesto ripetutamente aiuto alle maestre, senza però ricevere mai risposta.

Durante le indagini svolte sul caso sono emerse opinioni discordanti. Mentre il sindaco del Comune di Villafranca afferma di conoscere da tempo la condizione di questo bambino, rassicurando la madre della bambina che da tempo era stato intrapreso un percorso specifico di inserimento per il piccolo da parte delle maestre della struttura; la dirigente della scuola elementare nega di essere mai venuta a conoscenza di problemi di questo genere.

Continua a leggere su Fidelity News