Il campione di handbike Andrea Conti, 51 anni, si è spento nella giornata di ieri presso l’ospedale di Borgo Trento (quartiere di Verona), dove era ricoverato dallo scorso 24 settembre, a seguito di un brutto incidente stradale avvenuto tra il suo mezzo a due ruote e un’auto. Quel giorni Conti si stava allenando sulla strada provinciale che da Bosco Chiesanuova conduce a Cerro Veronese. Lo sportivo avrebbe partecipato all’ultima prova del Giro D’Italia in handbike in programma ad Assisi.
L’auto con la quale si scontrò viaggiava sulla corsia opposta. La situazione apparve sin da subito molto grave, per cui Conti fu trasportato subito in ospedale a sirene spiegate. Trasportato in gravi condizioni all’ospedale di Borgo Trento, Conti era in coma da giorni. Il suo cuore ha però cessato di battere. Tanto lo sconcerto nel mondo della handbike per questa perdita improvvisa. Il suo incidente ricorda molto da vicino in cui rimase coinvolto Alex Zanardi.
Un triste destino
Su quella stessa strada, Andrea Conti all’età di 18 anni fu coinvolto tra l’altro in un altro grave incidene stradale. Riportò una lesione cervicale restando tetraplegico. Nel 2002 si era avvicinato al mondo dello sport e del ciclismo: utilizzava le braccia e parzialmente anche le mani, mentre con una speciale protesi spingeva la handbike.
Gareggiava per la squadra Gsc Giambenini. Aveva vinto tre volte il Giro D’Italia, nel 2015, nel 2016 e nel 2019. Conti era anche noto come il “ciclista-poeta” in quanto aveva anche l’abitudine di leggere alcuni versi composti da lui in dialetto veronese. Era originario proprio di Cerro Veronese, così come Damiano Cunego.
Il campione, negli scorsi anni, aveva partecipato a numerosi incontri con le scolaresche per promuovere la sicurezza stradale. Nelle prossime ore si svolgeranno i funerali di Andrea Conti. La notizia di quanto avvenuto si è sparsa in tutta Cerro Veronese in brevissimo tempo: il paese è in lutto.