Vercelli, neonata in coma con costole rotte: sospetti sulla madre

Una neonata di appena due mesi e mezzo è stata ricoverata all'Ospedale Regina Margherita di Torino con trauma cranico e diverse costole rotte, che l'hanno portata al coma.

Vercelli, neonata in coma con costole rotte: sospetti sulla madre

Ancora una volta la cronaca di queste ore riporta la notizia di una neonata – appena due mesi e mezza – che è stata ricoverata all’ospedale Regina Margherita di Torino con trauma cranico e diverse costole rotte, lesioni che l’hanno indotta ad entrare in uno stato comatoso. La piccola era stata portata in ospedale il 5 giugno scorso per –  ciò che i genitori definirono – una caduta accidentale. 

Un altro caso di violenza ai danni di una neonata, stavolta, è successo a Vercelli, dove una neonata ha riportato lesioni gravissime, a causa delle quali in questo momento sta combattendo tra la vita e la morte all’ospedale Regina Margherita di Torino. Stando alla ricostruzione dei fatti, la piccola è stata portata per la prima volta in ospedale a pochi giorni dalla nascita, per quello che fu – secondo quanto dichiarato dai genitori – una caduta accidentale

Dopo questo anomalo incidente, la piccola ha fatto nuovamente ingresso all’ospedale Sant’Andrea in condizioni critiche. I sanitari che l’hanno presa in cura hanno riscontrato, oltre ad un trauma cranico, anche la rottura di diverse costole, condizioni per le quali la prognosi è rimasta riservata. Stante la situazione, i sanitari hanno disposto il trasferimento all’ospedale Maggiore di Novara. Nonostante tutti gli sforzi dei medici, le condizioni della piccola sono andate ad aggravarsi fino al punto di disporre il trasferimento verso il centro di eccellenza regionale dell’ospedale Regina Margherita di Torino.  

Le lesioni riportate dalla piccola appaiono compatibili con le percosse che possono esserle state inferte dalla madre, che in queste ore è in Questura per rispondere alle domande degli inquirenti. La donna, infatti, aveva dato delle giustificazioni poco credibili ai sanitari al momento sia del primo che del secondo accesso ospedaliero, tali da indurre i medici a segnalare il caso immediatamente alle forze dell’ordine e alla Procura, che prontamente si sono attivati per accertare le cause, mentre la piccola combatte la più dura delle sue battaglie. 

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