Verbania, tv ZDF: freni della funivia del Mottarone bloccati anche negli scorsi anni

Lo ha rivelato la tv tedesca ZDF che negli scorsi giorni ha ricevuto i filmati da un videoamatore il quale negli scorsi anni ha filmato, per interesse tecnico, la funivia che collega il lago di Stresa al Mottarone, teatro di una immane tragedia domenica 23 maggio.

Verbania, tv ZDF: freni della funivia del Mottarone bloccati anche negli scorsi anni

Potrebbero esserci a breve delle novità riguardo al disastro che nella giornata di domenica 23 maggio ha interessato la funivia che collega il lago di Stresa al Mottarone, in provincia di Verbania. Infatti, negli scorsi giorni, la tv tedesca ZDF ha ricevuto alcuni filmati ripresi da un videoamatore, Michael Meier, il quale nel 2014, nel 2016 e nel 2018 ha ripreso l’impianto di risalita. Le immagini sono state girate dall’uomo per interesse di tipo tecnico, così si legge in una nota della tv tedesca. 

La ZDF ha fatto sapere di aver inviato tali immagini già alla Procura di Verbania. Nei frame si vedrebbe una cabina della funivia che viaggia con i “forchettoni” inseriti, ovvero quello strumento utilizzato soprattutto durante la manutenzione degli impianti di risalita, che serve per bloccare il freno d’emergenza. La procuratrice capo, Olimpia Bossi, ha confermato di aver ricevuto queste immagini, ma per il momento preferisce evitare ogni tipo di valutazione. 

Freni disattivati da anni?

Secondo quanto riferisce l’agenzia Ansa, la Procura adesso dovrà analizzare per bene quei filmati, questo in modo da capire se già 7 anni fa venivano usati i “forchettoni” per bloccare il sistema frenante d’emergenza. Il videoamatore tedesco afferma che anche nel 2014 all’interno della cabina viaggiavano dei passeggeri, e ciò nonostante fossero inseriti i “ceppi”

Il capo servizio Gabriele Tadini, ora ai domiciliari, ai magistrati ha spiegato che tali strumenti venivano usati in quanto c’erano anomalie ai freni. Su questo particolare sono in corso le relative indagini della Procura. Saranno gli accertamenti tecnici a stabilire come mai il cavo abbia deceduto, e se ciò sia collegato proprio all’utilizzo dei “forchettoni”

“Noi operai siamo convinti che non c’entriamo nulla, dicono che ci dovevamo rifiutare di mettere i ceppi, ma noi prendiamo ordini dal caposervizio e nessuno si aspettava un pericolo del genere” – così ha riferito alla stampa nazionale Emanuele Rossi, un operatore della funivia che era in servizio il giorno della tragedia. Le sue dichiarazioni sono state messe a verbale: Rossi ha fatto presente che i “ceppi” erano sulla cabina da tre settimane. 

 

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