Verbania, tragedia del Mottarone: corpi delle vittime sparsi per 30 metri sul suolo

A parlare è Matteo Gasperini, responsabile del Soccorso Alpino di Verbania. L'uomo, intervistato da Fanpage, ha spiegato che la scena è stata davvero raccapricciante e che questa notte non è riuscito a dormire. Attivato il supporto psicologico.

Verbania, tragedia del Mottarone: corpi delle vittime sparsi per 30 metri sul suolo

Quando parla con i colleghi di Fanpage, Matteo Gasperini, responsabile del Soccorso Alpino di Verbania, ha ancora le lacrime agli occhi. Anche lui è scosso, scioccato da quanto avvenuto nella giornata di ieri al Mottarone, dove una cabina della funivia che collegava la montagna con il lago di Stresa è improvvisamente caduta nel vuoto. Purtroppo 14 persone sono morte, tra cui anche un bambino. Il soccorritore spiega che i corpi delle vittime erano sparsi per una trentina di metri. 

Gasperini, che da 25 anni presta servizio come volontario, ha dichiarato di non aver mai visto una scena del genere. Quando è scattato l’allarme, la chiamata parlava di 6 persone rimaste all’interno della cabina, ma una volta arrivati sul posto si sono accorti che i passeggeri del mezzo di risalita erano di più. “La cabina era letteralmente esplosa” – così ha spiegato visibilmente provato Gasperini. “Sul sentiero abbiamo trovato altre due persone già morte. All’interno della struttura c’erano cinque persone, ammassate una sull’altra” – queste sono le affermazioni del volontario. 

Offerto sostegno psicologico 

Per i soccorritori ieri non è stata assolutamente una giornata facile. A chi è intervenuto sul posto sarà offerto sostegno psicologico gratuito, questo perché lo shock è stato davvero grande, tremendo per tutti. La funivia era stata rimessa a nuovo nel 2016. Secondo i primi rilievi effettuati dagli investigatori pare che il freno d’emergenza non abbia funzionato.

A quel punto la cabina è caduta in maniera incontrollata, poi si è staccata dal filo finendo contro gli alberi di un bosco e infine a terra, dopo un volo di 15 metri. L’incidente è avvenuto poco prima dell’ultimo pilone, a 300 metri dalla fine del percorso di risalita. “Questo avvenimento segnerà profondamente tutti noi per molto tempo. Siamo sconvolti” – queste sono le parole di Matteo Gasperini, il quale ha spiegato che questa notte non è riuscito a dormire.

La Procura di Verbania al momento procede per omicidio colposo plurimo, ma non si esclude che il fascicolo d’inchiesta possa contenere anche l’ipotesi di reato di attentato alla sicurezza dei trasporti. Per il momento non ci sarebbe nessuna persona iscritta nel registro degli indagati. La funivia è stata posta sotto sequestro.

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