Verbania, crollo funivia Mottarone: cominciate le indagini della Procura

Tra le ipotesi di reato anche quella di attentato alla sicurezza dei trasporti. La cittadina di Stresa è sotto shock per quanto avvenuto, nella giornata di oggi il sindaco ha indetto il lutto cittadino. Area sottoposta a sequestro penale preventivo.

Verbania, crollo funivia Mottarone: cominciate le indagini della Procura

Ha destato sconcerto in tutta Italia la notizia del crollo di una cabina della funivia che collegava il lago di Stresa al Mottarone, in provincia di Verbania. L’incidente è avvenuto nella giornata di ieri, intorno alle ore 13:00. A bordo della cabina c’erano 15 persone, 14 delle quali sono decedute, mentre un bambino si trova ancora ricoverato in gravissime condizioni in ospedale. La città di Stresa è sotto shock per quanto avvenuto, e per oggi il sindaco ha indetto il lutto cittadino. Dalle 12:00 alle 12:14 tutte le attività si fermeranno: 14 minuti, uno per ogni vittima. E in queste ore sono cominciate le indagini da parte della Procura di Verbania

L’autorità giudiziaria vuole capire bene che cosa sia successo ieri al Mottarone, per questo ha aperto un’indagine per omicidio colposo plurimo, valutando anche la fattispecie di reato di attentato alla sicurezza dei trasporti. A comunicarlo è la procuratrice di Verbania, Olimpia Bossi. Le autorità nel pomeriggio di ieri, e fino a tarda sera, hanno eseguito un sopralluogo nel luogo dell’incidente, che si trova in un’area impervia del Mottarone, all’interno di un’area boschiva. 

Una tragedia assurda

Quanto avvenuto ieri al Mottarone è un dramma che ha lasciato senza parole l’Italia intera. A bordo della cabina crollata c’erano anche due bambini, uno dei quali è deceduto a causa dei gravi traumi riportati. Quando è precipitata al suolo la cabina si è completamente sfasciata. L’incidente si è verificato poco prima dell’ultimo pilone della funivia.

L’infrastruttura unisce appunto la zona del lago di Stresa a quella del Mottarone. Nessuno si sarebbe mai aspettato un dramma del genere, anche perché la funivia era molto conosciuta dalle persone del posto, ed era considerata assolutamente sicura. “L’intera area è stata posta sotto sequestro, cominceremo dai rilievi tecnici per accertare le cause dell’incidente” – così ha detto la procuratrice Bossi. 

Nelle prossime ore si potranno conoscere ulteriori dettagli sul dramma accaduto in provincia di Verbania. La funivia era stata riaperta il 24 aprile scorso, dopo molti mesi di lockdown anti pandemia. Le vittime dell’incidente facevano parte di cinque nuclei famigliari diversi: tre erano residenti in Lombardia, una delle quali di origini israeliane. Un’altra famiglia era invece residente in Emilia-Romagna e un’altra in Calabria. 

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