Ventimiglia, ritrovato il piccolo Allen: salvo dopo due giorni di ricerche senza sosta

Dopo oltre 40 ore di apprensione, Allen è stato trovato vivo sulle alture di Latte: ora è al sicuro tra le braccia della mamma, mentre proseguono gli accertamenti per chiarire la dinamica della scomparsa.

Ventimiglia, ritrovato il piccolo Allen: salvo dopo due giorni di ricerche senza sosta

Dopo due giorni di angoscia, apprensione e una mobilitazione senza precedenti, è finalmente arrivato il lieto fine che tutti speravano. Allen Bernard Ganao, il bambino di 5 anni scomparso nella serata di venerdì 11 luglio nei pressi del campeggio “Por la Mar”, nella località Latte di Ventimiglia, è stato ritrovato vivo nella mattinata di domenica 13 luglio.

A individuarlo è stata una squadra di volontari della Protezione Civile, impegnata insieme ai vigili del fuoco, alle forze dell’ordine e a decine di cittadini nelle ricerche che hanno coinvolto per oltre 40 ore le alture attorno al campeggio. Il ritrovamento è avvenuto in una zona collinare sopra il supermercato Conad, a circa tre chilometri dal punto in cui il piccolo era stato visto per l’ultima volta.

Allen è apparso disorientato ma in buone condizioni di salute, tanto che i sanitari intervenuti per le prime valutazioni hanno confermato che non presenta contusioni gravi. Il momento più commovente è avvenuto subito dopo: portato al centro di comando allestito dai vigili del fuoco, Allen ha potuto riabbracciare la sua mamma, in un momento di grande emozione che ha coinvolto tutti i presenti.

A dare per primo l’annuncio è stato il sindaco di Ventimiglia, Flavio Di Muro: «Allen è stato trovato sano e salvo ed è in braccio alla sua mamma nel Centro di Comando dei Vigili del Fuoco. Grazie a tutti per il preziosissimo aiuto». Parole di sollievo anche da parte del vicecomandante dei vigili del fuoco, Alessandro Garibaldi, che ha definito l’episodio «un momento davvero commovente».

Il bambino, affetto da disturbi dello spettro autistico, era scomparso poco dopo l’arrivo con la famiglia al campeggio. Mentre il padre era intento a montare la tenda, il piccolo si è allontanato, facendo perdere completamente le sue tracce. La sua condizione clinica aveva reso ancora più difficili le ricerche: Allen non parla e risponde soltanto alla voce della madre, motivo per cui si era deciso di diffondere tramite altoparlanti messaggi vocali con la voce della donna e con la musica a lui più familiare. Il timore principale era che il bambino si fosse nascosto per paura e non riuscisse a orientarsi, cosa che, in parte, sembra essersi verificata.

Nel frattempo, proseguono le indagini per chiarire con esattezza quanto accaduto nei minuti immediatamente successivi alla sua scomparsa. L’auto dell’uomo che lo avrebbe visto per ultimo è stata sequestrata e l’abitazione perquisita, anche se al momento il testimone non risulta indagato. Il suo racconto è apparso contraddittorio: inizialmente aveva detto di aver accompagnato Allen a piedi fino a un bivio, salvo poi affermare di averlo fatto salire in macchina. Le autorità stanno cercando di ricostruire l’intera dinamica, ma con il ritrovamento del bambino vivo e in buone condizioni, l’attenzione si è per ora spostata sulla sua salute e sul sollievo generale per l’esito positivo delle ricerche.

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