Venti bambini di una scuola elementare a San Giorgio Canavese (TO), sono rimasti intossicati da esalazioni di monossido di carbonio. Il piccolo comune situato in zona collinare, a una trentina di km da Torino, conta meno di tremila abitanti. Difficile non sentire l’allarme delle ambulanze accorse davanti alla scuola.
I bambini che destavano più preoccupazione per i forti sintomi tipici dell’intossicazione da monossido di carbonio, sono stati portati dalle ambulanze in diversi ospedali della zona per i necessari controlli. In tutto nove i bambini finiti in ospedale, otto in ‘codice verde’ sono stati distribuiti negli ospedali di Ivrea, Ciriè e Chivasso e uno, con sintomi più marcati, è in ‘codice giallo’ all’ospedale di Ivrea.
Alla scuola elementare “Carlo Ignazio Giulio” sono iscritti circa cento alunni, oggi pomeriggio alcuni di loro hanno cominciato a manifestare sintomi di un’intossicazione. I primi accertamenti hanno puntato il dito verso gli scarichi dell’impianto termico malfunzionanti, la fuga potrebbe essersi originata da qui. La procura di Ivrea ha già aperto un’inchiesta per chiarire i fatti.
I vigili del fuoco, chiamati nella scuola, insieme alle ambulanze, hanno cercato di verificare la causa della perdita e quantificare la concentrazione di monossido. Tutti i bambini che si sono sentiti male si trovavano in palestra, situata poco distante dalla caldaia. La scuola è stata subito evacuata.
Ora i vigili del fuoco di Ivrea e del Nbcr di Torino, insieme al nucleo che interviene quando ci sono casi di allarme nucleare, batterico, chimico o radiologico stanno cercando di capire la causa delle esalazioni, tutto per ora è concentrato sulla caldaia perché solitamente il monossido è prodotto da stufe malfunzionanti situate in locali non arieggiati.
Andrea Zanusso, sindaco di San Giorgio Canavese, ha disposto che la scuola rimanga chiusa fino a quando non saranno chiari i motivi della fuga di monossido, un gas che può essere letale.