Il Venezuela è sotto shock per la morte della bella Genesis Carmone, Miss Turismo di appena 23 anni. Stava manifestando contro il governo di Maduro. Il governo di Maduro è diviso in vari gruppi con interessi diversi e contrastanti, tutto questo indebolisce il suo governo.
Non c’è modo di arrivare a degli accordi ma tutti cercano di bloccare i rivali, in questo modo non si possono prendere decisioni importanti per il paese e per l’economia, rischiando il crollo. La giovane miss stava manifestando contro questo governo quando è stata colpita alla testa da un proiettile. La ragazza è stata subito trasportata da un suo amico su uno scooter all’ospedale di Valencia dove è stata sottoposta a un delicato intervento al cervello ma le sue condizioni cliniche sono precipitate e purtroppo è deceduta. Durante questa manifestazione sono rimasti feriti una decina di giovani, a Maracaibo è stato ferito anche un prete, Josè Palmar.
Il religioso è stato colpito da un proiettile di gomma e picchiato dalla polizia. Sempre la polizia, ha aggredito anche due giornalisti del giornale “Panorama” i quali avevano assistito alla aggressione del prete che cercava di difendere alcuni studenti dall’aggressione della polizia. Ora Palmar è ricoverato in una clinica con ferite abbastanza gravi. Il bilancio dei morti sale quindi a cinque negli ultimi giorni. Tre settimane fa, il leader dell’opposizione, Leopoldo Lopez, chiedeva al popolo di protestare contro il governo presieduto appunto da Maduro. Martedì scorso, Lopez è stato arrestato con l’accusa di associazione a delinquere e isticazione alla violenza. Diversi manifestanti sono stati incarcerati durante la protesta, lo stesso presidente degli Stati Uniti, Barack Obana, ha chiesto il loro rilascio condannando le violenze che hanno provocato le cinque morti.
Naturalmente questa presa di posizione da parte del presidente Obama ha dato motivo di lamentele da parte di Maduro che pensa possa istigare i manifestanti contro il suo governo. Obama risponde definendole false accuse. Il Venezuela cerca di scaricare le colpe della proprie carenze su Washington. Maduro dovrebbe invece ascoltare le proteste legittime dei venezuelani e invece durante questa settimana ha pensato di cacciare dal Venezuela tre diplomatici statunitensi.