Venezia, tragica scoperta: rinvenuto un neonato tra i rifiuti

Il corpo di un neonato è stato trovato tra i rifiuti da alcuni operai. Ancora non è chiaro se sia stato gettato tra i rifiuti prima o dopo la morte. Sarà l’autopsia a stabilirlo.

Venezia, tragica scoperta: rinvenuto un neonato tra i rifiuti

Il corpo di un bambino appena nato è stato ritrovato, nel tardo pomeriggio di ieri, da alcuni operai che stavano portando a termine la vagliatura dei residui di vetro giunti dalla raccolta differenziata, all’interno della struttura di un centro di raccolta rifiuti nel veneziano.

Siamo a Musile di Piave (Venezia), un comune di oltre 11.000 abitanti. Qui c’è un grosso centro di raccolta rifiuti, basti pensare che vengono trattati i rifiuti provenienti da alcune regioni del nord e del centro Italia. Sabato pomeriggio, gli operai stavano lavorando il vetro giunto in discarica qualche giorno prima, quando hanno fatto l’agghiacciante scoperta.

Un corpicino senza vita, con qualche cenno di cordone ombelicale, si trovava avvolto in un sacchetto, in avanzato stato di decomposizione. Il corpicino era talmente trasformato che non si riusciva neppure a capire il sesso del neonato. L’intervento dei carabinieri di San Donà di Piave e di Mestre è stato immediato.

Le autorità competenti hanno subito disposto che la salma venisse trasferita all’ospedale di San Donà, presso la sezione di Medicina legale per i necessari approfondimenti. Spetta alla Procura del capoluogo veneto disporre l’autopsia. Da questo esame sarà possibile conoscere le cause del decesso del neonato, e anche se il bimbo è stato abbandonato prima o dopo la morte. Non sono indagini semplici, perché il bimbo potrebbe essere stato gettato alcuni giorni fa, visto lo stato di avanzata decomposizione: inoltre, l’inchiesta non è circoscritta al veneziano, ma va ben oltre i confini veneti. 

Le indagini ora sono condotte dal Nucleo investigativo dei carabinieri di Venezia, in collaborazione con i militari di San Donà. Anche le più piccole tracce rilevabili nel luogo del ritrovamento verranno analizzate con l’aiuto di specialisti del Ris di Parma. I carabinieri hanno chiesto la collaborazione di tutti per far luce sul caso: chiunque fosse a conoscenza di qualche particolare, anche piccolo, è pregato di chiamare il 112.

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