"Venezia svenduta ai turisti senza soldi": il gioielliere dei vip invoca una tassa da 100 euro per entrare in città

A Venezia scoppia la polemica: un noto gioielliere propone un ticket d’ingresso da 100 euro contro il turismo mordi e fuggi e denuncia la deriva della città, sempre più svenduta al turismo low cost.

"Venezia svenduta ai turisti senza soldi": il gioielliere dei vip invoca una tassa da 100 euro per entrare in città

A Venezia si respira aria di crisi, e non solo per il caldo soffocante di luglio. Setrak Tokatzian, noto gioielliere e presidente dell’Associazione Piazza San Marco, lancia un grido d’allarme che fa rumore: “Siamo invasi da turisti poveri e disorientati, nessuno entra nei negozi, se non tornano i visitatori di fascia alta, siamo destinati a chiudere“. La sua proposta è destinata a far discutere: introdurre una tassa d’ingresso giornaliera di almeno 100 euro per limitare l’overtourism mordi e fuggi che, a suo dire, sta svuotando Venezia del suo valore e della sua identità.

Tokatzian dipinge un quadro preoccupante della città lagunare. “Ogni giorno arrivano migliaia di persone, ma si muovono senza una meta, non acquistano nulla, non si interessano alla cultura, spesso nemmeno sanno dove sono“, racconta. Il problema, secondo lui, non è solo quantitativo, ma qualitativo: il turismo low cost ha superato ogni soglia, portando a un’eccessiva pressione sulle vie storiche senza alcun ritorno economico per le attività locali. Anche il settore del lusso, solitamente immune dalle fluttuazioni del turismo di massa, comincia a mostrare segni evidenti di cedimento.

Non si vedono più turisti con borse griffate, come accadeva fino a qualche anno fa. I ristoranti sono mezzi vuoti, le famiglie dividono un piatto o una bottiglia d’acqua. Questo non è più turismo, è solo confusione“. Il gioielliere racconta di file alle fontanelle per risparmiare persino sull’acqua e di una totale assenza di attenzione verso l’artigianato, l’arte e l’identità veneziana. La sua ricetta per invertire la rotta è drastica, ma chiara: “Bisogna regolamentare i flussi. Servono limiti seri all’accesso dei pullman granturismo e una tassa d’ingresso giornaliera di almeno 100 euro per chi arriva in città senza soggiornare. Non è giusto che chi rispetta le regole debba chiudere, mentre gli ambulanti abusivi fanno affari vendendo illegalmente mais per i piccioni e rose ai turisti“.

Un’osservazione, la sua, che punta il dito anche sull’inefficienza del controllo del territorio: “Quando è venuto il presidente Mattarella, non si vedeva un solo venditore abusivo. Questo dimostra che se si vuole, si può intervenire. Ma serve volontà politica e coraggio“.

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