Venezia, la figlia è in smart working perchè non vaccinata: la madre la prende a martellate

Bruttissimo e grave episodio il 30 gennaio a Mestre (Venezia) dove una donna di 80 anni ha picchiato selvaggiamente con un martello la figlia no-vax che lavorava in smart working. A lanciare l'allarme i vicini.

Venezia, la figlia è in smart working perchè non vaccinata: la madre la prende a martellate

Un gravissimo fatto di cronaca si è verificato il 30 gennaio scorso a Mestre, in provincia di Venezia, dove una signora di 80 anni ha preso improvvisamente la figlia a martellate. Secondo quanto si apprende dalla stampa locale e nazionale, la notizia di quanto avvenuto è stata resa nota soltanto ieri. Tra le due, la figia ha 47 anni, sarebbe scoppiata una furibonda lite per questioni che al momento sono al vaglio degli agenti della Polizia di Stato. 

La 47enne si trovava a casa e lavorava in smart working, in quanto ha deciso di non vaccinarsi contro il Covid-19. La madre, esasperata forse dalla continua presenza della figlia in casa, ha preso una mazzetta da muratore cominciando a colpire senza motivo la malcapitata. La 47enne è stata aggredita brutalmente, le urla si sentivano dalle abitazioni confinanti tanto che i vicini, intuendo che stesse succedendo qualcosa, hanno provveduto a chiamare la Polizia. 

La madre arrestata

Gli agenti quando sono arrivati hanno fatto irruzione in casa, trovando la 47enne sanguinante e con gravissime ferite. Immediatamente sul posto è arrivata un’ambulanza del 118 che ha trasportato la figlia dell’anziana nel più vicino ospedale. La madre è stata quindi interrogata per capire le ragioni del gesto. 

Al termine delle formalità di rito la Polizia ha emesso nei suoi confronti un mandato di arresto in regime di domiciliari per tentato omicidio. Le condizioni della donna sarebbero serie, la sua prognosi resta al momento riservata. La madre inoltre avrebbe confessato agli agenti di voler uccidere la figlia. 

Nelle prossime ore si potranno conoscere sicuramente ulteriori dettagli su quanto accaduto a Mestre il 30 gennaio. La notizia si è sparsa nella cittadiina veneta destando sgomento e sconcerto tra gli abitanti. Per motivi di privacy le generalità della madre e della figlia non sono state rese note, anche per la delicatezza della vicenda.

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