Un terribile delitto quello che si è consumato nella mattinata di ieri, venerdì 19 aprile, a Venezia, in un appartamento nel sestiere Castello poco distante dal ponte di Rialto. A chiamare i soccorsi è stata la badante della coppia di anziani che abita nell’edificio, quando giunta come ogni mattina nell’appartamento ha notato una preoccupante scritta sulla porta: “non entrare e chiama la polizia“. Aprendo la porta d’entrata ha così trovato il corpo dell’anziana 83enne accanto al marito in stato confusionale.
Sono ancora da chiarire le dinamiche della vicenda, ma il colpevole del delitto sembrerebbe essere il marito Renato Berta, che secondo le prime indiscrezioni ha ucciso la moglie Licia Zambon con almeno una coltellata al cuore. I vicini della coppia hanno affermato che da tempo l’83enne era malata, ed era lo stesso marito con la badante ad accudirla, una situazione molto pesante e delicata che forse l’uomo non è più riuscito a sopportare.
L’omicidio ed il tentato suicidio
Quando la badante è giunta nell’appartamento facendo la tragica scoperta dell’83enne Licia distesa a terra priva di conoscenza, ha subito chiamato il 118 e la Polizia. All’arrivo dei soccorsi la donna era già priva di vita, ed i medici hanno potuto solo constatarne il decesso, mentre l’uomo ha perso i sensi ed è stato portato in pronto soccorso dov’è tutt’ora ricoverato e piantonato dalle forze dell’ordine.
Tramite le analisi del sangue fatte sul marito Berta, sono state trovate sostanziose tracce di sonniferi. L’uomo, subito prima del delitto o poco dopo, ha assunto una dose massiccia di farmaci, e non si esclude che possa aver compiuto questo gesto cercando di togliersi la vita.
Le indagini sono ancora in corso per comprendere al meglio l’accaduto e le motivazioni dell’omicidio. Le forze dell’ordine stanno ora attendendo che le condizioni di salute dell’85enne migliorino per poterlo interrogare. La coppia ha tre figli che si sono tutti trasferiti lontani da casa.