Venaria, 22enne lascia il reparto covid per una passeggiata in strada. Fermato dai carabinieri

Un 22enne ricoverato nel reparto covid perché positivo, esce per andare a fare una passeggiata. Quando viene fermato dai carabinieri per un normale controllo si giustifica dicendo: "Ero stanco di stare chiuso in una stanza".

Venaria, 22enne lascia il reparto covid per una passeggiata in strada. Fermato dai carabinieri

Un ragazzo italiano di 22 anni si trova ricoverato in ospedale perchè gli è stata riscontrata la positività al coronavirus, ma decide di lasciare la struttura per farsi una passeggiata tra le vie di Venaria Reale incurante del pericolo che la sua bravata rappresenta per gli altri.

Il coronavirus è il responsabile di una pandemia che ha causato, al 23 novembre 2020, 1.389.112 morti in tutto il modo. Tutte le nazioni sono state colpite e contano milioni di contagi e migliaia di morti, gli stati più colpiti sono: Stati Uniti, India, Brasile, Francia, Russia.

Una pattuglia dei carabinieri, durante una normale giornata di lavoro, deve controllare se le persone che si aggirano per il paese lo fanno rispettando le normative del DPCM, che in questo caso sono quelle relative alla “zona rossa”. Gli agenti vedono il ragazzo passeggiare tranquillamente per le vie di Venaria Reale, lo fermano per chiedergli l’autocertificazione e scoprono quello che non si sarebbero mai aspettati.

Il ragazzo ha deciso di allontanarsi dall’ospedale presso cui era ricoverato senza alcuna autorizzazione. Il 22enne era sottoposto ad isolamento fiduciario per la sua positività al coronavirus per aiutarlo ed evitare che potesse contagiare altre persone e far nascere un focolaio. Quando gli agenti lo hanno fermato per verificare il motivo per cui fosse in giro per il paese e per chiedergli l’autocertificazione il ragazzo si è giustificato dicendo: “sono stanco di stare chiuso in una stanza“.

Il ragazzo ora è stato denunciato alle autorità giudiziarie per non avere rispettato le norme ministeriali anti-coronavirus ed è stato ricollocato in isolamento nella struttura dove dovrà attendere la sua guarigione e la negatività al tampone prima di riprendere la sua vita e subire le conseguenze del suo gesto.

Il suo comportamento è ritenuto molto grave e verrà punito come previsto dal DPCM. Con questo comportamento il ragazzo ha deciso liberamente di uscire pur sapendo che in questo modo chiunque incontrava avrebbe potuto contrarre il virus.

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