Vaticano: scandalo milionario per operazioni finanziarie illegali. Indagine sui cardinali

Il Vaticano e la Santa Sede sono stati colpiti da un nuovo scandalo che vede la compravendita di immobili milionari avvenuta in maniera illecita. Ecco cosa sta succedendo.

Vaticano: scandalo milionario per operazioni finanziarie illegali. Indagine sui cardinali

Il Vaticano è di nuovo al centro di uno scandalo. Questa volta si parla di operazioni finanziarie che comportano uno spostamento di milioni di euro. Nello specifico, i responsabili sarebbero alcuni uffici della Segreteria di Stato e potrebbero essere imputati anche dei noti cardinali. 

Il Papa era già stato avvertito di quanto stava accadendo e, prontamente, Papa Francesco, ha provveduto a far avviare le indagini. Sono stati sequestrati computer e documenti segreti dagli uffici. La notizia è stata diffusa da un comunicato stampa della sala stampa della Santa Sede. Non ci sono altri dettagli sulla notizia ufficialmente diffusa. Tuttavia, alcuni giornalisti e alcune fonti molto vicine hanno seguito i “movimenti” di queste ore ricostruendo quanto possa essere accaduto. 

Indagine nel Vaticano per affari milionari

Il giornale Espresso ha pubblicato in esclusiva un documento consegnato dalla gendarmeria a tutti gli addetti delle varie guardie che controllano l’edificio del Papa che spiega come in realtà già 5 persone siano state “sollevate” dal loro incarico forzatamente. Insomma, sono state sospese. Tra esse ci sono principalmente le figure amministrative della Segreteria di Stato ed un paio di amministratori. 

Il motivo per cui si sia verificata questa indagine sarebbe da attribuire alle compravendite di beni immobiliari all’estero. Si parla di beni dal costo di milioni di euro in città pregiate come Londra, ad esempio. Non sembra essere l’unico scandalo: sembrerebbe, infatti, che al momento siano in analisi anche alcuni flussi monetari provenienti dalle offerte

Si parla proprio delle offerte di beneficenza che i turisti provenienti da tutto il mondo fanno al Vaticano che, invece di essere “inoltrati” ai poveri e ai veri bisognosi, venivano trasferite sui conti correnti di alcune persone toccando quota anche 400 milioni di euro. Da oggi, ogni singolo movimento viene analizzato nel minimo dettaglio per vedere eventuali anomalie a livello di conti.

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